Ponte di Calatrava, tutti assolti dall'accusa di danno erariale
VENEZIA. Ponte di Calatrava, tutti assolti dall'accusa di danno erariale per 3,8 milioni di euro.
E' questa la sentenza dei giudici della Corte dei conti, che hanno assolto l'architetto Santiago Calatrava e i tre dirigenti dei Lavori pubblici del Comune di Venezia che, negli anni, si sono susseguiti nella direzione del cantiere: gli ingegneri Roberto Scibilia, Salvatore Vento e Roberto Casarin.
Quattrocento le pagine della sentenza, della quale per ora si conosce però solo il dispositivo.
Una storia travagliata, quella della realizzazione del Quarto Ponte: doveva essere costruito in 456 giorni e lo fu in 2052, doveva costare 6,7 milioni (da progetto esecutivo) e ne costò 11,6. Per il procuratore regionale contabile Carmine Scarano, c'erano stati errori progettuali da parte del progettista ed errori nella gestione della gara d'appalto, con affidamento ad imprese non preparate per realizzare un simile prototipo.
Per la Corte - giudice relatore Comite - non ci sono responsabili da perseguire per quei ritardi e continue levitazioni di prezzi.
Il procuratore Scarano non demorde: "Ricorreremo in appello, ci sono margini per il ricorso"
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia