Ponte della Vittoria saltano le piastrelle della ciclopedanale

San Donà. Campanello d’allarme per la vecchia struttura Stanziato un milione per i lavori di messa in sicurezza
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - SAN DONA' DI P.- LASTRA ROTTA SUL PASSAGGIO PEDONALE PONTE DELLA VITTORIA
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - SAN DONA' DI P.- LASTRA ROTTA SUL PASSAGGIO PEDONALE PONTE DELLA VITTORIA

SAN DONÀ. L’ultima piastrella sulla pista ciclopedonale del ponte della Vittoria si è rotta solo pochi giorni fa ed è ancora transennata. Un campanello d’allarme ulteriore sulla tenuta di questo vecchio ponte. È ormai certo che prima del raduno dei bersaglieri a maggio, l’Anas dovrà intervenire seriamente sul ponte di San Donà per una generale dipintura e manutenzione. che dovrà riguardare anche i giunti, quindi strutturale e non soltanto estetica.

Si parla di un finanziamento di circa un milione di euro per un risultato importante in vista del grande evento, il raduno dei fanti piumati, che porterà 80 mila persona a San Donà, molte delle quali attraverseranno il ponte sul fiume sacro alla Patria, vedranno la statua del bersagliere ristrutturata e scintillante, quindi la fontana nella golena del Piave anche questa rimessa un po’ in sesto visto che siamo nel centenario della Grande Guerra.

Ma è il ponte che adesso interessa di più la cittadinanza di San Donà e Musile, perché potrebbe essere necessario chiuderlo durante i lavori, come hanno spiegato il sindaco di San Donà, Andrea Cereser, e l’assessore ai lavori pubblici, Lorena Marin, che stanno esaminando con attenzione le varie ipotesi al vaglio dell’Anas in accordo con le amministrazione comunali sulle due sponde che il ponte unisce.

«Contiamo di vedere ultimati i lavori prima del raduno dei bersaglieri a maggio», spiega Marin, «per limitare al massimo i disagi e poter contare su un ponte ristrutturato per tempo senza disagi per la comunità».

Il sindaco Cereser è fiducioso e si sta interessando quotidianamente ai prossimi lavori. «I lavori», spiega il primo cittadino, «richiederanno almeno un paio di settimane. Vedremo se sarà possibile spingere perché i lavori siano eseguiti per lo più di notte, mentre potrà essere mantenuto di giorno un senso unico alternato se non la viabilità completa».

Sicuramente ci si dovrà ricordare in quelle due settimane che esiste un altro ponte, verso il mare, intitolato ai granatieri e che finora non è mai stato utilizzato secondo le sue enormi potenzialità, mai realmente soppesate. È vero che non attraversa il centro di San Donà, ma per l’occasione dei lavori potrebbe essere sfruttato in modo tale da organizzare importanti deviazioni della grande viabilità che oggi grava sul centro cittadino e sul vetusto ponte della Vittoria.

Altrimenti si prospetteranno giorni molto difficile per la viabiltà di tutto il Sandonetese e non solo della città che ospiterà il raduno nazionale dei bersaglieri.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia