Ponte della Pescheria e delle polemiche
Critiche ai lavori dopo la riapertura del trafficato passaggio sul Canal Vena
CHIOGGIA. Finalmente consegnato il Ponte della Pescheria. Mercoledì pomeriggio, dopo 9 mesi di lavori e di polemiche spesso acide tra amministrazione Guarnieri e commercianti, è stato infine completamente riaperto al passaggio pedonale il centralissimo ponte sul Canal Vena. I lavori si sono protratti anche in seguito alle rigide direttive della Soprintendenza, che ha modificato il modo di procedere al restauro dei ponti, dopo il giudizio negativo sul Ponte Scarpa. Ma c’è chi dice: si poteva almeno rifare gli scalini! E così se qualcuno aveva trovato il Ponte Scarpa fin troppo «pulito» e aveva storto il naso per la sostituzione di tutti i masegni, ieri mattina, giorno di mercato e di chiacchiericcio, è toccato al Ponte della Pescheria superare il test di collaudo più difficile: il giudizio popolare.
Anzitutto gli scalini: via libera ai profili in marmo interamente consumati nei decenni fino a assumere una sagoma ondulata, che renderà difficile, specie agli anziani, scendere dal ponte nei giorni di pioggia e di nebbie in inverno. Perplessità nei passanti anche per l’intonaco sui lati interni, steso non più a filo, ma in modo irregolare, come si usava quando i mattoni erano disposti in tutti i modi tranne che a bolla. Tra schegge di marmo tenute assieme dalle resine che producono un effetto puzzle, e fughe tra masegni e mattoni ben pronunciate, come Soprintendenza vuole, l’effetto voluto dovrebbe essere più o meno «come se nessuno avesse toccato nulla». «E’ stato difficile lavorare con metà ponte aperto al transito - dice uno dei tecnici responsabili del cantiere - ma grazie alla sinergia tra enti il risultato ci soddisfa nettamente».
Per ora, di certo, i primi a ritrovare il sorriso sono i commercianti della zona. Fin dalle prime settimane seguenti la chiusura a ottobre si parlò di fatturati in calo, di passerelle galleggianti, di richieste troppo esose che sarebbero finite dritte alla Corte dei Conti. Tutto si risolse in una bolla di sapone. A Natale la prima passerella a scalini a ridosso del cantiere. Un mese fa la posa dei masegni, lunedì la chiusura per le ultime rifiniture, e mercoledì la riapertura.
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