Polveri sottili, a Mestre torna l’allarme per il superamento dei limiti

Con l’accensione degli impianti di riscaldamento e le emissioni che si aggiugono a quelle del traffico le centraline dell’Arpav registrano un numero di sforamenti del Pm10 oltre la soglia di sicurezza, anche a Venezia
L'andamento delle polveri sottili
L'andamento delle polveri sottili

MESTRE. Torna il “tormentone” dell'emergenza polveri sottili (Pm10) che come al solito, a fine anno, ricominciano a superare i limiti di sicurezza sanitaria a causa delle emissioni degli impianti di riscaldamento che si aggiungono a quelle industriali e del traffico stradale, portuale e aereo.

Basta guardare la tabelle aggiornate ora per ora e pubblicate sul sito internet dell’Arpav, per rendersi conto che anche quest’anno si chiuderà con una qualità dell’aria «pessima» per almeno tre mesi all’anno, con tutti i risvolti sanitari che ne conseguiranno.

A cominciare l’allarme per la salute dei bambini , suonato all’inizio di quest’anno dai pediatri di famiglia di Mestre e Venezia – preoccupati per l’alto numero di «casi di tosse intrattabile e persistente, particolarmente grave nei molti bambini asmatici e presente anche in soggetti che finora erano sani» – e pure dai comitati di cittadini che pochi mesi fa hanno reso che ha rilevato « 300 casi di malattia nella popolazione dei circa 5000 abitanti che vivono a ridosso della tangenziale di Mestre».

Cinque autovelox attivi da gennaio 2017
BELLUCO - FOTO PIRAN - CODEVIGO - AUTOVELOX ROSARA

Il sito dell’Arpav, con i dati aggiornati all’altro ieri prefigurano la pesante situazione dello scorso inverno (l2015 si è chiuso con 91 superamenti del limite giornaliero a fronte dei 35 al massimo previsti dalle normative europee) che ha mobilitato associazioni e comitati cittadini veneziani che sono arrivati al punto di presentare esposti in procura e avviare azioni legali contro le istituzioni (Comune, Regione, Ministero) che hanno fatto poco o nulla per riportare le concentrazioni nell’aria che respiriamo di veleni come le polveri sottili e ultra sottili».

Il bilancio della qualità dell’aria veneziana al 1 novembre 2016 registra lo sfondamento del limite dei superamenti annui (35) in tutta l’area urbana (via Beccaria, via Tagliamento e Parco Bissuola) e preso anche a Sacca Fisola. Da parte sua, l’amministrazione comunale di Venezia si è limitata, anche quest’anno, a varare le solite misure che proibiscono la circolazione degli automezzi più vecchi e inquinanti, oltre alla limitazione delle temperature domestiche e ora si appresta a ridurre o eliminare alcune zone a traffico limitato (Ztl). Contro queste misure «insufficienti a ridurre le fonti di emissioni di polveri sottili», lo scorso inverno sono scesi in strada in più di un’occasione le associazioni ambientaliste comitati locali. Malgrado le proteste dei cittadini, la riunione dei comuni della Città Metropolitana di Venezia non arrivò ad alcuna decisione, salvo chiedere misure adeguate (mai prese) per tutta l’area Padana alle rispettive regioni e al Governo.

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