«Polveri nocive alla salute l’aria è un mix micidiale»
SPINEA. Smog e polveri sottili, il Miranese soffoca inesorabilmente. Peggio, questo 2016, non poteva cominciare: gennaio si è chiuso con 25 giorni su 31 di sforamenti dei limiti previsti di Pm 10, cioè le polveri sottili risultato delle combustioni, un concentrato di sostanze cancerogene di mirura così piccola da infilarsi direttamente negli alveoli polmonari. In pratica, nel nuovo anno, abbiamo respirato aria accettabile solo per sei giorni. In tutti gli altri è stata scadente o addirittura pessima, con picchi vertiginosi soprattutto negli ultimi giorni.
Non era mai successo. A lanciare l’allarme è il comitato Difesa ambiente e territorio di Spinea, dopo che nei giorni scorsi anche i Comuni erano tornati a rilanciare l’allerta polveri alla popolazione e ordinanze anti-inquinamento.
I dati ufficiali, raccolti dall’Arpav, si riferiscono alla centralina del Villaggio dei Fiori a Spinea, ma riguardano in realtà tutto il comprensorio, con scostamenti minimi di valori da zona a zona.
«Tutta provincia di Venezia, è fortemente compromessa dalla mancanza di precipitazioni che ha permesso lo stazionamento di concentrazioni di polveri sottili altamente pericolose e nocive per la salute», denuncia il portavoce del comitato Vincenzo Rino Franzin, «si può dire che da ottobre il Miranese è stato sotto l’assedio delle polveri nell’aria 81 giorni su 96, ovvero abbiamo respirato per due mesi e 21 giorni una miscela di polveri micidiale per la nostra salute».
Nei giorni scorsi proprio il sindaco di Spinea Silvano Checchin era tornato a chiedere una nuova riunione urgente in prefettura, per ragionare su provvedimenti di area vasta, almeno in ottica metropolitana, mentre il suo Comune allertava la popolazione, anche via Facebook, ad assumere comportamenti di autotutela di fronte a una vera e propria emergenza.
Venerdì, mentre la centralina di Spinea segnava un nuovo record di 215 microgrammi di inquinanti per metro cubo d’aria (il limite è 50), la vicina Mirano prorogava l’ordinanza con i provvedimenti urgenti di contenimento delle emissioni, in particolare il divieto di accendere fuochi e il limite all’uso d’impianti di riscaldamento in case, aziende e uffici. La precedente ordinanza scadeva domenica e il sindaco Maria Rosa Pavanello si è vista costretta a prorogarla fino a fine febbraio. Non resta che sperare nella pioggia, ma ancora per qualche giorno il meteo non promette nulla di buono. Cambierà qualcosa, forse, da metà settimana, nel frattempo conviene limitare le uscite in orari e zone di maggior concentrazione di inquinanti e tutelare in particolare i soggetti più a rischio: bambini, anziani e persone con patologie respiratorie.
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