Polstrada, sede a rischio al lavoro solo pochi agenti
PORTOGRUARO. La Polstrada è a rischio. Della faccenda sono stati interessati alcuni politici locali e i sindacati Sap e Ugl, che si stanno muovendo assieme al Comune di Portogruaro per capire se la sezione di via Baracca a Portogruaro avrà o meno un futuro. Infatti, secondo quanto trapelato ancora nel 2015, la sede della Stradale portogruarese è stata inserita nella lista di quelle da tagliare.
Al contrario invece della Polfer, su cui il Viminale avrebbe fatto marcia indietro, di fatto salvandola. Sulle sorti della Polstrada a Portogruaro non ci sono notizie ufficiali in merito. Si teme però la soppressione e già oggi stanno giungendo segnali che vanno in una precisa direzione. Gli stessi agenti confermano quanto sta accadendo. Non è stato adottato il turn-over per tre poliziotti che hanno lasciato via Baracca. Uno ha ottenuto il trasferimento a Brunico, un altro a Pordenone; un altro ancora, nel mese di febbraio, ha maturato la pensione. Mancano quindi 3 unità. Ma è da settembre che si rischia un vero e proprio tracollo. Infatti 2 agenti partiranno per frequentare il corso da sottufficiali, mentre a novembre è previsto un nuovo pensionamento. Questo significa che a fine 2016 la Polstrada di Portogruaro rischia di lavorare con soli 4 agenti effettivi. Per ora il Ministero dell’Interni non ha fornito risposte. «Ci stiamo muovendo, ma abbiamo anche noi in Regione le mani legate», ha spiegato ieri il consigliere regionale della Lista Zaia, Fabiano Barbisan, «abbiamo contattato i nostri parlamentari e la senatrice Erika Stefani, di Vicenza ha presentato un’interrogazione parlamentare. Ha chiesto al ministro degli Interni, Angelino Alfano, una risposta alle richieste avanzate dal nostro territorio, vorremmo infatti un po’ di chiarezza».
Va inoltre ricordato che la Polstrada di Portogruaro non agisce solo nel mandamento portogruarese. Esegue numerosi servizi sulle strade secondarie, intervenendo sugli incidenti e sulle autostrade. In più esegue controlli in tutta la Città metropolitana, spingendosi con le sue pattuglie fino al Passante. Parallelamente all’impegno della Regione c’è anche quello di Comune e sindacati. «So che anche il sindaco Maria Teresa Senatore, si sta muovendo per avere delle risposte certe», conclude Barbisan, «siamo tutti in fibrillazione, poiché non si capisce cosa voglia fare il Viminale».
Rosario Padovano
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