Polo unico della Regione per la terraferma: c’è l’ipotesi dell’ex Centro servizi Carive

Palazzo Balbi cerca un edificio con le caratteristiche del complesso di via Torino per accorpare gli uffici oggi in affitto, sparsi in giro per Mestre

MESTRE. L’ex centro Servizi della Cassa di Risparmio di Venezia di via Torino potrebbe diventare il nuovo polo degli uffici della Regione Veneto nella terraferma mestrina.

Il luogo in cui accorpare gli uffici oggi sparsi in giro per la città, compresa la sede della protezione civile di Marghera, alla Cita, che in queste settimane molti veneti hanno imparato a conoscere perché è da lì che il presidente Luca Zaia tiene la quotidiana conferenza di aggiornamento sull’epidemia del coronavirus. Sedi che pesano sul bilancio della Regione per circa mezzo milione di euro l’anno in affitto. E che la Regione vuole accorpare.

Di sicuro per ora c’è che la Regione Veneto ha avviato una consultazione preliminare di mercato pubblicando, lo scorso febbraio, un avviso per le manifestazioni di interesse. E che, alla scadenza di alcune settimane fa, la proprietà dell’ex centro di Servizi Carive – il Fondo Omega3 gestito da Investire SGR - ha presentato la propria offerta.

Lo scopo della Regione, come si legge nell’avviso, è l’avvio di «una consultazione preliminare con lo scopo di analizzare le condizioni del mercato immobiliare nella terraferma veneziana e di valutare la possibilità di acquisire, anche a titolo di permuta con beni ricompresi nel piano di alienazione, un immobile esistente da utilizzare per la razionalizzazione degli uffici e delle strutture logistiche regionali a Mestre». La Regione elenca le caratteristiche che l’immobile deve avere: superficie lorda di pavimentazione di circa 20 mila

metri quadrati – eventualmente articolata su più piani e corpi di fabbrica – da destinare ad uffici (per almeno 200 postazioni di lavoro), servizi sale operative e per riunioni, archivi (in grado di raccogliere almeno 25 mila metri lineari di sviluppo di scaffali), depositi, posti auto scoperti e autorimesse per almeno 70 posti auto.

«Sarà oggetti di particolare valutazione la centralità dell’immobile rispetto al contesto urbano con Mestre, la vicinanza con altre strutture e attrezzature pubbliche, la prossimità con le linee di trasporto pubblico», e tutta una serie di altre caratteristiche. L’ex centro servizi Carive ha una superficie di 25 mila metri quadrati, poco meno di 80 posti auto nei piani interrati ed è articolata su più piani.

Foto Agenzia Candussi/Chiarin/Via Torino, Mestre / Vedute esterne Ca.Ri.Ve.
Foto Agenzia Candussi/Chiarin/Via Torino, Mestre / Vedute esterne Ca.Ri.Ve.

E’ composto, in particolare, di sei corpi di fabbrica, con altezze diverse da 3 a 8 piani, oltre ad un ulteriore fabbricato classificato come capannone. L’immobile appartiene al Fondo Omega3 ed è gestito da Investire SGR. In passato per l’ex centro Servizi Carive si era ipotizzata la riconversione in albergo, ma ora l’edificio sembra aver preso un’altra strada. L’edificio era stato venduto nel novembre del 2018 da Intesa San Paolo, che ne era proprietaria dopo l’ingresso della Carive in Intesa. —


 

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