Polo: «Siamo all’avanguardia sul testamento biologico»
DOLO. «Sono molto soddisfatto di come si sono svolti i lavori della commissione che ha discusso dell’istituzione del registro del testamento biologico».
A dirlo è Alberto Polo, sindaco di Dolo, che commenta l’inizio dell’iter per attivare anche nel comune rivierasco il Dat (disposizioni anticipate di trattamento). «L’aver affrontato ufficialmente», dice Polo, «cioè a livello istituzione, assieme agli altri consiglieri comunali, il delicato tema dell’attivazione anche nel Comune di Dolo del registro del testamento biologico, rappresenta un segno di serietà politica e un positivo metodo di confronto istituzionale. Nell’incontro è stata trovata un’unità di intenti su come proseguire celermente l’analisi del nuovo regolamento da adottare e l’impegno nel definire una convenzione con l’ordine dei notai di Venezia, in modo da approvare il tutto quanto prima anche in consiglio comunale».
Il sindaco di Dolo parla poi del rammarico di Andrea De Lorenzi, coordinatore de “Il Ponte del Dolo” che da mesi stanno raccogliendo le firme per chiedere di attivare il testamento biologico, per non essere stato coinvolto nel progetto.
«Come sindaco di tutti i cittadini di Dolo», precisa Polo, «rimango invece perplesso e deluso nel leggere l’ennesimo commento polemico del coordinatore del movimento “Il Ponte”. Il commento di De Lorenzi sul testamento biologico dimostra essenzialmente che non vi è alcuna sensibilità da parte sua nell’affrontare un argomento così sensibile per la cittadinanza tutta, e che esiste ancora chi è convinto che alcuni argomenti siano di propria esclusiva proprietà e, quindi, anziché gioire rivendica la primogenitura. Dispiace che su di un passaggio così importante ci sia chi voglia metterci il cappello a tutti i costi».
Giacomo Piran
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