Polo aeronautico di Tessera Rientro preoccupato dalle ferie

Superjet ha poche commesse e il socio russo Sukhoi troppi debiti, tavolo con i sindacati in settembre Consegnato il primo Ssj100 alla messicana Interjet ma in Europa per ora non c’è neanche un ordine
Di Gianni Favarato

Nel “polo aeronautico”di Tessera sarà un rientro dalle ferie di Ferragosto pieno di preoccupazioni per i dipendenti delle tre società (Alenia, Agusta, Superjet) di Finmeccanica che ha i suoi massimi ex manager sott’inchiesta per corruzione e dunque perde in Borsa. I più preoccupati sono i dipendenti di Superjet International, controllata da Alenia in joint venture con la russa Sukhoi che produce in Siberia il nuovissimo Ssj100, un jet da 100 posti e con minori consumi di carburante che a causa della crisi internazionale, ma anche dei guasti tecnici in fase di produzione e di un incidente in fase di atterraggio in Indonesia, è ancora a corto di commesse, in particolare in Europa.

A Tessera Superjet rifinisce e commercializza gli Ssj100 in Europa e nelle Americhe e occupata 238 dipendenti che dovrebbero diventare 450 nei prossimi due anni. I manager al comando ripetono che si tratta di un nuovo velivolo che ha bisogno ancora di anni per radicarsi nel mercato dell’aeronautica civile, già da tempo in crisi. Tant’è che la stessa società italo-russa ha preventivato il “break even” (punto di pareggio del bilancio) nel 2015. Il problema è che all’orizzonte si prefigura un riassetto societario, dall’esito del tutto incerto per ora, visto che Sukhoi Scac (l’ex industria aeronautica militare dell’Urss in versione civile ) è fortemente indebitata e sull’orlo del fallimento. «La Sukhoi Superjet è sull'orlo del default» scriveva la stampa russa nel giugno scorso, specificando che la società avrebbe, accumulato un debito di 2 miliardi di dollari. Ma non tutto sembra perduto: pochi giorni fa, sempre la stampa russa, ha infatti annunciato che la banca Veb, controllata dallo Stato russo che a sua volta controlla Sukhoi attraverso Uac, «ha cominciato a vendere la propria quota del 5,2% nel gruppo aerospaziale Eads, per iniettare nuovi fondi nella società che produce l’Ssj100». Una notizia, quest’ultima, rassicurante se venisse confermata da Sukhoi. Fatto sta che poco più di un mese fa l’amministratore delegato di Finmeccanica, Alessandro Pansa subentrato all’indagato Guarguaglini – durante il Paris Airshow – aveva detto «abbiamo firmato un accordo con la società russa che è stato realizzato in modo non molto soddisfacente per un tempo abbastanza lungo. Finmeccanica potrebbe risolvere il rapporto e assumersi le perdite, oppure e preferibilmente, ristrutturare la joint venture con Sukhoi».

A rassicurare in qualche modo i sindacati dei lavoratori veneziani - allarmati dalla prospettiva di vedere sfumare l’ambizioso progetto di Superjet decolatto a Tessera nel 2007 - il numero 1 di Alenia, Giuseppe Giordo che ha messo in calendario un incontro con le segreterie dei metalmeccanici di Cgil, Cisl, Uil per settembre e ha precisato che la joint venture con i russi prevedeva «una maggiore integrazione anche dal punto di vista industriale tra i team italiano e russo» senza però fornire dettagli su come potrebbe avvenire la ristrutturazione.

L’Ssj100 per ora è utilizzato principalmente dalla compagnia aerea russa Aeroflot. C’è anche la messicana Interjet che ha ricevuto il primo dei 20 velivoli ordinati, tutti rifiniti e commercializzati dalla sede di Tessera.

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