«Polo aeronautico, chiarezza sul futuro»
TESSERA. Assemblee dei lavoratori e incessanti riunioni degli organismi sindacali dei lavoratori.
A Tessera i lavoratori dell’aeronautica e i loro sindacati, dopo le ristrutturazioni degli ultimi anni con il ricorso alla mobilità per gli esuberi, tornano a preoccuparsi per le incerte prospettive del futuro del loro posto di lavoro e della loro professionalità. In Veneto l’unico “polo aeronautico” esistente è quello nato nel 1947 al Lido con le Officine Aeronavali della Nicelli spa, poi trasferite, nel 1967, a Tessera nei nuovi hangar costruiti accanto all’aeroporto. Ci lavorano tre diverse società che fanno capo a Finmeccanica e occupano direttamente poco meno di 800 dipendenti che garantiscono le manutenzioni di sicurezza degli aerei della Nato e trasformano gli Atr per la Guardia Costiera, montano gli elicotteri Nh90 di Agusta e rifiniscono gli interni e commercializzano, gli aerei passeggeri da 100 posti di Superjet International, costruiti in Siberia dalla Sukhoi.
A preoccupare lavoratori e sindacati, almeno per il momento, non è Agusta Westland, l’azienda di Finmeccanica leader mondiale nel settore, che a Tessera ha avviato da tre anni il montaggio di elicotteri militari Nh90, per i quali ci sono ordini di lavoro sicuri per i prossimi tre anni. Gli anelli deboli, sembrano essere, invece le altre due società. La prima è Superjet International (controllata in joint venture da Alenia e la russa Scac), che ha garanzia di commesse di lavoro fino a fine 2015; la seconda, Alenia Aermacchi, per la quale continua a circolare con insistenza, anche se non c’è stata ancora nessuna comunicazione ufficiale, la privatizzazione dei lavori di manutenzioni e trasformazioni che verrebbro affidati alla napoletana Avitek di Gianni Lettieri.
«Il nuovo amministratore delegato di Finmeccanica, Mauro Moretti non ha ancora definito la nuova strategia del gruppo e le alleanze internazionali», dice Michele Zanocco della segreteria nazionale della Fim-Cisl, «rimandando le scelte su tutte le alleanze internazionali ai prossimi mesi, dopo l’esame dei bilanci delle singole società e l’avvio del processo di creazione delle nuove divisioni». «Sappiamo che le risorse da investire sono ristrette» aggiunge Zanocco «ma la decisione sul ruolo di Alenia in Superjet e i rapporti societari con Scac e Sukhoi vadano valutati con estrema cura in considerazione che questo è l’unico progetto di velivolo civile a reazione dove Alenia risulta proprietaria. Scac va ricapitalizzata con oltre 400 milioni di euro per la quota di Alenia, operazione non facile un momento di forte difficoltà finanziaria. Per il resto, riteniamo un’importante opportunità quella che trapela dalla stampa della creazione a Venezia e Capodichino di un polo di revisioni e manutenzioni. Per noi ogni opportunità di creare occupazione e industria nel nostro paese va colta: restare legati solo al passato e non cogliere ogni opportunità positiva di cambiamento avrebbe prodotto per Tessera la perdita di oltre 1500 posti di lavoro e la scomparsa di Finmeccanica dal territorio».
Sulla prospettiva di privatizzazione di manutenzioni e trasformazioni aeree, Michele Valentini della segreteria veneziana della Fiom-Cgil – che ha indetto due assemblee per giovedì prossimo, una unitaria alla Superjet e una seconda con la sola Uilm, all’Alenia – ribadisce la «netta contrarietà» della sua organizzazione alla privatizzazione delle manutenzioni e trasformazioni aeree e rinnova ancora l’appello per la «convocazione urgentemente un incontro» con i vertici di Alenia e Finmeccanica «per fare chiarezza sulle linee di intervento riorganizzativo previsto per i siti del Gruppo».
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