«Polizia stradale, la sede resta a San Donà»
Polizia stradale a San Donà, ormai chiusa la questione con Autovie Venete. La presidente del Friuli Venezia Giulia e commissario straordinario per l’emergenza in A4, Debora Serracchiani ha sottoscritto infatti a Trieste i contratti di finanziamento (600 milioni di euro) per la realizzazione della terza corsia dell’autostrada A4 nel tratto Venezia-Trieste, con la Banca europea per gli investimenti (Bei) e con la Cassa Depositi e Prestiti. Prevista l’anticipazione dei lavori per il secondo e il terzo stralcio (San Donà-San Stino, San Stino-Portogruaro) del secondo lotto, ovvero cavalcavia, espropri e interferenze, 125 milioni, e dei lavori per il secondo e il terzo stralcio (barriere fonoassorbenti) del secondo lotto, oltre alla caserma della polizia stradale di San Donà per un totale di 376 milioni. Il sindaco, Andrea Cereser, si è dunque riferito a queste ultime novità come garanzia, salvo cambiamenti all’ultimo minuto.
Lucio Leonardelli, ex deputato e vice presidente di Autovie per 12 anni è intervenuto: «Avrebbe più senso una sede a Portogruaro. Comprendo il diritto che avanza San Donà sulla base della convenzione con la stradale 20 anni fa. Ma la situazione è cambiata, Portogruaro con la A28 è un asse strategico. Inoltre qui non è prevista ancora la terza corsia. La decisione è in capo alla polizia stradale e non di Autovie. Parla anche un altro ex deputato, ex presidente di Autovie Venete, Luciano Falcier (Idea): «Mi batto per il Veneto Orientale e non solo per San Donà. Sono perché le sedi restino dove sono: commissariato di polizia a Portogruaro e stradale a San Donà. Basta concorrenza e sgambetti che hanno già portato alla perdita del tribunale e altre sedi. Dopo che Portogruaro vorrà fare i servizi con il Friuli e San Donà con Venezia resteremo schiacciati e periferia. Le sedi portano lavoro. Per San Donà è il sindaco che deve proporre sedi idonee e non provvisorie come per la polizia». (g.ca.)
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