Polizia e vigilanza privata dopo le minacce omofobe

Sale la tensione in vista del convegno organizzato da gay e lesbiche a San Donà Anche Sel e il Comune interverranno per aiutare gli organizzatori di Lgbt
Di Giovanni Cagnassi

Forze di polizia, ma anche controlli e vigilanza privata. Sale la tensione per il convegno sull'omofobia organizzato dal gruppo Lgbte del Veneto Orientale, gruppo che è nato a tutela di omosessuali, transessuali, eterosessuali e tutti quanti sono discriminati per i loro orientamenti sessuali.

Ieri mattina Sinistra ecologia e libertà (Sel), ha assicurato la sua presenza per "coadiuvare" gli organizzatori. Questo significa che il partito ha dato la sua adesione ufficiale con un gruppo di sostenitori che seguiranno il convegno a protezione degli organizzatori e degli ospiti per evitare che possano sorgere tensioni.

«Abbiamo saputo delle minacce ricevute dai promotori in rete», spiega Salvatore Esposito, coordinatore di Sel sul litorale, «e per questo abbiamo deciso che saremo al convegno del 21 novembre all'hotel Continental di San Donà con un nostro gruppo che coadiuverà gli organizzatori per assicurare che la serata proceda senza problemi o disguidi».

Erano stati proprio i promotori del convegno a rivelare le minacce subite nelle settimane scorse. «Non vi lasceremo organizzare quel convegno», avrebbe scritto qualcuno ai responsabili di Lgbte nei social network. Gli stessi organizzatori hanno informato i carabinieri, quindi comunicato a prefettura e questura la data dell’incontro che si annuncia ricco di colpi di scena visto il delicato tema che sarà affrontato per la prima volta pubblicamente nella cornice di un convegno-evento.

Parteciperanno psicologi e psicoterapeuti, transessuali, omosessuali uniti nei primi Pacs, prime esprienze di unioni civili in Italia, a raccontare la loro esperienza. Lgbte ha partecipato anche alla commissione pari opportunità del Comune.

«Sostegno dell’amministrazione comunale all’iniziativa sul tema della violenza omofoba organizzata dall’associazione Lgbte del Veneto Orientale e condanna di ogni forma di violenza, anche verbale, quale quella che ha colpito gli organizzatori del convegno», hanno dichiarato in questi giorni l’assessore alle pari opportunità, Maria Grazia Murer, e la presidente della Commissione per le pari opportunità, Serena Boldrin, al termine di un ciclo di incontri, concluso l'altra sera in Municipio, con esponenti dell’Associazione. «Questi incontri sono stati un primo momento di confronto e dialogo su un tema tanto delicato», hanno aggiunto,«e si è condivisa la necessità di intraprendere, insieme, un percorso di informazione e sensibilizzazione che coinvolga la città». Il Comune interverrà con un proprio rappresentante all’incontro organizzato per il prossimo 21 novembre.

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