Polimira, riparte anche l’indotto

Mira. L’amministratore delegato: «Un cinquantina di posti di lavoro in più»

MIRA. «Con Polimira i posti di lavoro dell’indotto sono passati da zero di un anno fa a oltre cinquanta. Stanno lavorando tutti dipendenti di aziende della zona. Siamo ben oltre le soglie di assunzioni che erano state fissate come obiettivi fin dal momento della stipula dell’accordo». A spiegarlo è Sergio Folli, l’amministratore delegato di Polimira (ex Pansac International) che realizza prodotti per l’igiene intima.

«Sono impiegate nello stabilimento di Malcontenta», dice l’amministratore delegato, «129 persone, a cui vanno aggiunte altre dieci con stage pagati, grazie a una legge regionale, che già percepiscono gli ammortizzatori sociali. Altre due saranno assunte a breve dalle categorie protette. Di fatto siamo ben oltre le soglie stabilite. Dobbiamo arrivare ad assumere 170 persone per la fine del 2016, preoccupazioni su questo non ne abbiamo».

Ma non solo. Ora l’azienda punta a creare più continuità nel flusso del lavoro. «Finora», dice Folli, «abbiamo lavorato prevalentemente con ordinativi, ma nelle prossime settimane metteremo a punto dei veri e propri contratti. Questi contratti, che i clienti stipulano con noi da milioni di euro, ci permettono di lavorare sui una base solida di lavoro da fare a cui si potranno aggiungere gli ordinativi che restano più legati alla flessibilità del mercato. Per questo stiamo rimettendo mano alla turnazione. Il nostro obiettivo è che si faccia squadra. Che le persone che lavorano in questa azienda si conoscano e possano agire con grande facilità e armonia. Un organico più legato e motivato dà anche risultati in termini di qualità e produttività maggiori».

Ed è sull’indotto che arrivano delle soddisfazioni. «Con il ritorno delle produzioni in questo stabilimento», conclude Folli, «è tutto il tessuto produttivo del territorio che ne ha guadagnato. Almeno in cinquanta hanno ritrovato un’occupazione. Si tratta di elettricisti, manutentori di impianti, muratori».

Ma il sindacato non vede tutto rosa. «La turnazione», spiega Riccardo Colletti segretario provinciale della Filctem Cgil, «è troppo compressa e rischia di bloccare eventuali nuove assunzioni. Avevamo chiesto poi che si potessero ricollocare nell’indotto gli operai ex Pansac che hanno perso il posto di lavoro. Questo però non è avvenuto».

Un incontro fra sindacati e azienda sulla turnazione è in programma per venerdì.

Alessandro Abbadir

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