Polimira oltre le previsioni più rosee
MALCONTENTA. Polimira vola sul mercato e, a quattro anni dalla disastrosa fine della gestione Pansac dell’ex patron Fabrizio Lori, ora l’azienda punta a raddoppiare il fatturato nel giro di due anni. In arrivo ancora nuove assunzioni, di più di quanto concordato nel piano, mentre anche nell’indotto si ricomincia ad assumere.
Un incontro che fa ben sperare quello di ieri tra la presidente di Polimira, Barbara Gatti, l’amministratore delegato dello stesso gruppo, Sergio Folli,con il prefetto Domenico Cuttaia e l’avvocato Marco Cappelletto, Commissario straordinario della Pansac International oggi in liquidazione. C’erano anche i sindacati, l’assessore provinciale Paolino D’Anna e il sindaco di Mira Alvise Maniero.
Ma sono i dati dell’attività industriale a dare il senso della ripresa in atto all’Ex Pansac. «Abbiamo trovato attive», spiega l’amministratore delegato Sergio Folli, «otto linee produttive sulle originali 47. Ora ne abbiamo attivate 17 e pensiamo di portane a regime entro l’anno 23. Sono stati assunte al 31 dicembre 2013, 123 persone quando ne erano previste 100. Entro aprile arriveremo a 130».
Folli poi parla anche delle ricadute occupazionali sull’indotto: «Con la ripartenza delle linee produttive molte aziende dell’indotto hanno ripreso a lavorare alla grande. E alcuni titolari di impresa hanno cominciato ad assumere nuovo personale».
Poi i dati sul fatturato. «A fine 2013», spiega Folli, «c’era un fatturato di 39 milioni di euro. Ad ora abbiamo ordini per 47 milioni di euro. Nel 2015 le previsioni sono per 70 milioni per arrivare a 100 milioni nel 2016».
«Abbiamo recuperato fette importanti di mercato internazionale», dice la presidente di Polimira, Barbara Gatti, «a cui i prodotti Polimira sono diretti per la maggior parte. Utilizzeremo 5 dei 14 brevetti che erano esclusivi ex Pansac e stiamo preparando ad hoc due prodotti specifici per altrettanti clienti che ce li hanno ordinati in questi mesi».
Non sono mancati i momenti di riflessione e soddisfazione. «Sono qui», ha detto il prefetto Domenico Cuttaia, «perché è dovere delle istituzioni lavorare come hanno fatto per evitare che una importante attività produttiva come questa non sparisse letteralmente dal panorama economico provinciale a causa della pesante crisi in atto. Ci siamo riusciti e questo è un traguardo importante da cui ripartire».ù
Entusiasta dei risultati raggiunti l’ex commissario straordinario Marco Cappelletto. «Non pensavo che saremo riusciti, assieme ai lavoratori, a taglire un importante traguardo come questo e cioè ricollocare sul mercato una azienda che era finita davvero male a causa di una gestione discutibile e non per una crisi del settore. Ho capito che ce l’avrei fatta osservando l’assoluta determinazione di tutti a venirne fuori. Ora la nuova proprietà si sta muovendo davvero nel verso giusto».
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