Policlinico San Marco non cede Causa all’Usl 3 da un milione

Finisce in Cassazione la battaglia legale tra il Policlinico San Marco e l’Azienda Usl 3 Serenissima legata al pagamento di prestazioni di pronto soccorso il cui rimborso è preteso dalla clinica di via Zanotto nel corso del 2004 e contestato dall’Usl.
La cifra rivendicata dal Policlinico è consistente, superioere al milione di euro. La vicenda è iniziata il 27 maggio del 2005 con un atto depositato dal Policlinico San Marco. Due i ricorsi distinti presentati al Tribunale di Venezia, poiché si parla di fatture per servizi erogati nel 2004 in regime di convenzione con il servizio sanitario pubblico, per importi che ammontano a 1 milione e 75.951,90 euro e 75.316,70 euro.
Un primo round era stato vinto dal Policlinico, poiché il tribunale di Venezia aveva ingiunto all’azienda sanitaria di pagare quelle somme, oltre agli interessi legali e alle spese e onorari dei due procedimenti.
Non riconoscendo come dovute quelle somme, l’Usl - all’epoca Asl 12 - aveva impugnato le ingiunzioni trovando soddisfazione di fronte al giudice. Nel passaggio successivo, infatti, il giudice ha respinto le richieste di esecuzione provvisoria del pagamento da parte del Policlinico San Marco, revocando di conseguenza i due decreti ingiuntivi, e dichiarando non dovute le somme pretese dalla clinica mestrina, condannata anche a pagare le spese legali per un totale di oltre 12 mila euro. Non soddisfatto dell’esito di primo grado, il 31 marzo 2009 il Policlinico San Marco si è mosso nuovamente per vie legali, impugnando la sentenza di primo grado e presentando ricorso alla Corte d’Appello. Ma anche il secondo grado ha dato torno alla clinica privata mestrina, condannata nuovamente a rifondere le spese legali, quantificate in 14.500 euro, oltre al 15 per cento di spese generali e accessori di legge a carico sempre del Policlinico.
Nonostante due sentenze avverse, il Policlinico sembra non arrendersi. E in questi giorni ha depositato ricorso in Cassazione, con un nuovo atto notificato all’Usl 3 il 12 ottobre scorso.
L’azienda, che preferisce non commentare la vicenda, ha incaricato della tutela legale l’avvocato Franco Zambelli, che finora ha sempre seguito la vicenda, e all’avvocato Mario Ettore Verino del foro di Roma, conferendo loro tutti i poteri inerenti al mandato, compreso quello di conciliare e transigere la controversia.
Va ricordato che nel periodo a cui si riferiscono le fatture legate al contenzioso legale, il Policlinico San Marco era dotato di un Pronto soccorso che erogava servizi in convenzione con il Sistema sanitario nazionale, attività che in seguito è venuta poi meno. Una vicenda particolarmente spinosa, sulla quale ieri non hanno voluto intervenire né i dirigenti del Policlinico San Marco né tantomeno quelli della Usl 3 Serenissima, limitandosi entrambe le strutture al replicare alle domande con un "no comment". —
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