Policlinico, il sindaco convoca un tavolo con Asl 12 e Regione
Ci penserà il sindaco Giorgio Orsoni a convocare, come chiedono i sindacati dei lavoratori, un apposito “tavolo” con i rappresentanti della Regione Veneto e dell’Asl 12, per «affrontare e possibilmente risolvere» il problema della ricollocazione dei 22 dipendenti del Policlinico San Marco già licenziati e gli altri 32 in attesa della stessa triste sorte. Il sindaco è intervenuto ieri di persona, poco dopo mezzogiorno e accompagnato dal vicesindaco Sandro Simionato e dal consigliere regionale Bruno Pigozzo, all’assemblea tenuta ieri dai lavoratori del Petrolchimico dopo un presidio di protesta. «È positivo che il sindaco abbia incontrato i lavoratori» ha commentato Paolo Lubiato della Cgil «l’impegno del Comune di Venezia è fondamentale per trovare una ricollocazione ai lavoratori che i privati che gestiscono il Policlinico, ha messo in mezzo ad una strada senza nessun scrupolo, come dimostra il fatto che si ì rifiutata di accettare la nostra proposta di attivare i contratti di solidarietà invece di licenziare come piace fare a chi pensa solo al business».
«Forse per la prima volta il sindaco, partecipando all’assemblea si è reso conto della gravità del problema» aggiunge Francesco Menagazzi della Uil veneziana «Orsoni, infatti, si è impegnato in prima persona per cercare ogni tentativo possibile per mettere in contatto i diversi soggetti istituzionali e garantire una regia della crisi, sperando non sia troppo tardi». L’assemblea con il presidio al Policlinico di ieri sono stati organizzati dai sindacati di categoria di Cgil e Uil «per tenere alta l'attenzione». Erano presenti anche delegazioni sindacali della rappresentanza sindacali dei lavoratori dell’Asl12 e delle case di riposo dell’Ipab e qualche delegato della Cisl che, invece, ha firmato un accordo con i vertici del Petrolchimico che – secondo gli altri sindacati - ha dato il via libero al taglio dei posti di lavoro. L’assemblea si è svolta al 6°piano della struttura dove siamo stati "relegati" dalla proprietà non essendo stata concessa la palestra di fisioterapia dove di solito venivano svolte le riunioni sindacali.
«Nel corso della assemblea» riferisce Francesco Menegazzi «abbiamo ricostruito gli eventi da quindici giorni a questa parte, l'impegno dell'Asl 12 a fare dei colloqui con il personale licenziato per cercare una soluzione di ricollocazione presso enti o società partecipate a seconda del loro curriculum. Purtroppo, la Regione ancora non molla gli ulteriori 10 posti di lavoro di hospice. Per quanto ci riguarda abbiamo ribadito la necessità di un serio tavolo di confronto che metta in relazione le istituzioni di riferimento per trovare una soluzione al personale, ma anche per governare le evoluzioni future. la possibilità infatti che tali problemi si ripresentino in Veneto è molto alta, e questa esperienza farà storia».
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