«Policlinico, futuro sempre più a rischio»
Nubi minacciose si addensano sul futuro del Policlinico San Marco. Non fossero bastati i tagli impietosi al budget per le attività convenzionate da parte dalla Regione, e la riduzione del personale a seguito degli stessi tagli che è stata completata nelle scorse settimane, ora la clinica di via Zanotto è alle prese con la ventilata riduzione di 40 posti letto per le attività di ortopedia, autentico fiore all’occhiello della struttura privata mestrina.
Un elemento che rientra nelle nuove schede ospedaliere approvate in Regione, e che priverebbe il Policlinico di un’area sviluppata con frutto in molti anni, diventando un punto di riferimento per le attività rivolte soprattutto agli interventi agli arti inferiori e all’inserimento di protesi. Ieri mattina il vicedirettore generale, Francesco Camisa, è stato invitato e ascoltato in III commissione consiliare a Ca’ Farsetti. I consiglieri (presenti quelli di maggioranza e solo i Cinque Stelle per l’opposizione) hanno potuto capire la situazione dal punto di vista della clinica, alle prese con una situazione tutt’altro che semplice. Nella sua esposizione, Camisa ha lasciato intendere che il taglio dei posti letto da parte della Regione, provocherà una perdita del 30 per cento delle attività svolte nella clinica, dal momento che ortopedia è un riferimento assoluto. «Ciò non rischierà di avere ripercussioni solo sulla pianta organica, ma anche sulla stessa sopravvivenza della struttura mestrina», riporta Gabriele Scaramuzza, responsabile sanità per il Pd. Dai dati forniti dal dirigente del Policlinico, inoltre, spicca la perdita di circa 6 milioni di euro di introiti derivati dalle attività chirurgiche ortopediche, che vanno sommati ai 4 milioni ipotizzati, a quel punto, di spese che la Regione dovrebbe affrontare visto che i pazienti andrebbero a farsi operare e curare altrove, fuori dai confini veneti. Un saldo negativo da 10 milioni di euro che di sicuro potrebbe avere un peso rilevante. Inoltre, a rimarcare il peso dei tagli sulla sanità privata veneziana, Camisa ha sottolineato come dei 151 posti letto eliminati in Veneto, 40 siano solo al Policlinico, una percentuale pesantissima che poi equivale al 75 per cento di quelli dismessi solo in provincia di Venezia. «E lo spostamento di alcune attività a Villa Salus non coprirebbe tutta la mole di lavoro finora svolta da medici e infermieri del Policlinico San Marco», rimarca ancora Scaramuzza.
Simone Bianchi
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