Polemiche per il 17 marzo, la Lega abbandona il Consiglio
Si infiamma la polemica sul 17 marzo. La Lega diserta le manifestazioni, abbandona il consiglio a Venezia, a Dolo il sindaco vuole negozi aperti
Il Coro della Fenice intona l'Inno in consiglio a Venezia
VENEZIA. Si avvicina il 17 marzo: sui balconi delle case e nelle strade si vedono sempre più tricolori, ma la polemica si infiamma.
La Lega diserta tutte le manifestazioni ufficiali e crea spaccature in molti comuni annunciando che non sarà presente a nessuna delle manifestazioni ufficiali. Francesca Zaccariotto, presidente della Provincia, sarà a Venezia giovedì, ma ci tiene a precisare che lo farà solo come presenza istituzionale lasciando fuori il partito.
A Venezia, tutto il gruppo leghista ha disertato l'aula lunedì al consiglio comunale straordinario convocato proprio per l'Unità d'Italia. Attirandosi, peraltro, facili frecciate e sono stati in tanti a sottolineare che i biglietti per il «Concerto del Tricolore» alla Fenice, invece, i leghisti non li avevano rifiutati. Attirandosi così, peraltro e assieme a tutti gli altri invitati, le accuse dei cittadini, che pur chiamati a ritirare biglietti omaggio per assistere all'evento, dopo ore di coda hanno trovato solo pochi rimasugli perché tutto il resto era stato dato agli invitati eccellenti.
Alla Fenice, intanto, la Notte Tricolore porterà in scena una protesta clamorosa dei musicisti per puntare il dito contro i tagli alla Cultura.
Polemiche si rincorrono, con conseguenti spaccature, a Mira e a Mirano, mentre a Dolo il sindaco leghista Gottardi ha autorizzato i negozianti a tenere aperte le loro attività.
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