Polemica a San Donà: «Un errore censurare la danza del ventre»

SAN DONA'. Censura contro la danza del ventre, le ballerine sandonatesi si ribellano. Parla Eleonora Girardi che si oppone alla decisione del Comune, e dell'assessore Ornello Teso, di non prevedere l'esibizione delle campionesse razza Piave alla festa delle sport e le manifestazioni del I Maggio. Danze ritenute non adeguate a una festa per bambini e famiglie in cui ci sarà la presenza della Biennale di Venezia con dei laboratori. Forse il ventre delle ballerine non era abbastanza pudico in questo contesto serioso di una festa che vuole alzare il livello anche culturale degli eventi.
«La danza orientale», spiega la Girardi, «è un'arte che permette a ogni donna di esprimere liberamente la propria femminilità, ritrovando se stessa e accrescendo la propria autostima. Non si balla con malizia, ma con spontaneità per star bene con se stesse e con gli altrui. Assicuro che non ci sono altri scopi. Come insegnante ho tenuto dei corsi in alcune associazioni sportive per bambine che hanno avuto molto successo e l'approvazione di numerosi genitori, inoltre ho ballato con bambine anche alla festa del Gira Mondo di Fossalta dove sono stata invitata anche quest'anno e ho in piedi anche una proposta di fare una coreografia a delle bambine in occasione dello spettacolo di danza orientale di beneficenza per città della speranza. E' una danza riconosciuta dalla Fids (Federazione della danza sportiva italiana), presso la quale nel 2011 ho vinto i campionati italiani e quest'anno sono arrivata seconda ai campionati assoluti italiani dei professionisti».
Da Musile il consigliere comunale Alberto Teso difende l'esibizione. «Considerare la danza del ventre un ballo in qualche modo contrario alla pubblica decenza è una assurdità bella e buona», commenta il consigliere comunale di Musile, l'avvocato Teso, «pensare, poi, che possa offendere la sensibilità dei bambini è ancora più incredibile. A Musile un gruppo di volontari organizza da tempo una manifestazione dedicata proprio ai bambini, chiamata Giramondo, nella quale coinvolgiamo i più piccoli nelle danze dei diversi paesi, con enorme successo. In particolare proprio con la danza del ventre. I bambini non sono affatto impressionati negativamente dalla danza: sono piuttosto gli adulti che attribuiscono a questi spettacoli significati che non hanno. Il ballo, come il canto e la musica, sono degli strumenti eccezionali per consentire di conoscere e capire le altre culture».
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