Poco personale: doppio lavoro per 34 presidi
Caos scuola, ogni dirigente scolastico sarà a capo di migliaia di studenti
L’istituto alberghiero Barbarigo a palazzo Morosini
MESTRE. I presidi scarseggiano e le scuole veneziane sono particolarmente handicappate: su 122 istituti ben 34 (quasi il 28 per cento) nell'anno scolastico che inizia lunedì avranno un dirigente scolastico a scavalco con un altro istituto. In molti casi distanti decine di chilometri uno dall'altro, in altri gestiranno 2.000 studenti. Pochi giorni fa l'Ufficio scolastico regionale ha nominato i 34 presidi reggenti. C'è tra loro chi dovrà sobbarcarsi anche un'ora di viaggio per raggiungere il nuovo istituto dalla scuola che già dirige.
Ecco allora Raineri Chinellato che è preside dell'istituto comprensivo Fucini di Favaro e che dovrà dirigere pure quello di Campagna Lupia; Gabriella Marinaro oltre al Giovanni XXIII del Lido dovrà sobbarcarsi anche l'Ugo Foscolo di Murano; Maria Teresa Samà dovrà spostarsi dal Malipiero di Marcon alla direzione didattica di viale San Marco a Mestre; i due comprensivi di San Michele al Tagliamento saranno coperti da Luigi Billotto e Antonella Beraldo, che partiranno rispettivamente da Jesolo e Caorle. Tra i dirigenti, inoltre, c'è chi ha addirittura da gestire ben undici plessi tra materne, elementari e medie, come Rachele Scandella, confermata alla reggenza dell'istituto comprensivo Diaz a Venezia, oltre che al Morosini.
E poi ci sono presidi che dovranno gestire anche duemila studenti e centinaia di docenti, come Orio Marzaro, dirigente dell'istituto tecnico Gritti di Mestre (1.100 allievi dopo essere stato aggregato al Foscari) che si troverà sulle spalle anche lo Zuccante (altri 900 studenti), o Bruno Di Francia che dirige l'istituto tecnico Levi di Mirano (più di 600 allievi) e al quale hanno affidato pure il Pacinotti di Mestre (altri 700), al quale dal 20011-2012 è stato aggiunto il Massari. Infine, ci sono due dirigenti di istituti comprensivi con materne, elementari e medie che reggeranno anche istituti superiori: Roberto Sintini, che si terrà l'Alighieri di Venezia, ma al quale è stato aggiunto l'alberghiero Barbarigo (una scuola complessa con i suoi 900 allievi, i laboratori e le cucine), e Annavaleria Guazzieri, che ha già il Gramsci di Campalto e avrà anche il Liceo Artistico di Venezia. «C'è stato un ritardo della politica - spiega il presidente veneziano dell'Associazione dirigenti scolastici Marzaro - perchè il nuovo concorso è stato indetto con grave ritardo e, inoltre, si tratta di un problema che è stato sottovalutato. Tra l'altro la manovra economica prevede un ulteriore ridimensionamento degli istituti in tutta Italia, con una taglio di 2000-2500 istituti».
«Le reggenze, soprattutto quelle lunghe nel tempo - conclude - rischiano di far perdere qualità all'offerta formativa degli istituti». «La situazione rischia di diventare tragica anche perchè negli anni scorsi ci sono stati i dimensionamenti e quindi non esistono più in Veneto, a differenza di altre regioni, scuole piccole; inoltre, in alcune aree della nostra Provincia, Venezia centro storico e Veneto Orientale, alcuni dirigenti dovranno gestire addirittura 10-12 plessi distanti tra loro; infine, con la manovra di luglio è stata abbolita la possibilità del distacco per i vicari e dunque chi vorrà farlo dovrà prima svolgere il suo orario scolastico (18 ore settimanali per i professori e 24 per i maestri), quindi dedicarsi alla vicepresidenza».
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