«Pochi gatti in città, perché?»

Il collettivo Awakening vorrebbe ripopolare Venezia di mici

VENEZIA. Perché a Venezia non ci sono più gatti? Oggi alle 12 all'Osteria Al Carbon, in Riva del Carbon a Rialto, il collettivo di fotoreporter veneziani Awakening incontrerà le associazioni ambientaliste e tutti i cittadini curiosi e appassionati di felini che hanno nostalgia di vedere i quattro zampe camminare per la città. L'iniziativa di trovarsi e capire come mai non si vedono più mici a passeggio è nata dopo la nascita della pagina FB «Venice Cats», aperta a tutti quelli che hanno piacere di mandare uno scatto con uno o più felini e partecipare alla creazione di un calendario 2017 sui gatti veneziani.

«Sono scomparsi i gatti come stanno scomparendo i veneziani - ha detto Marco Secchi a nome del collettivo- Qualche associazione sostiene che non ce ne siano più anche a causa dei flussi turistici che renderebbero difficile anche per loro vivere con tranquillità in città». E se si provasse a reintrodurli? D'altronde non sono loro da secoli i peggiori nemici delle pantegane? Adesso le colonie di felini sono nei gattili di Malamocco, lontani dalle calli e dalle vere da pozzo che per decenni sono state le loro case. «Aiutando i gatti a tornare - prosegue Secchi - forse potremmo aiutare anche i veneziani a restare e restituiremmo a Venezia un'immagina più reale e, soprattutto, più vivibile. Si tratta di una provocazione che ci piacerebbe affrontare con associazioni e cittadini, magari per approfondire il tema degli animali in città».

Fino a oggi sulla pagina FB circa 150 persone hanno contribuito ad arricchire le immagini dei felini a Venezia. Sdraiati sui volumi della libreria Acqua Alta o spaparanzati sulle passerelle, accovacciati ai piedi di qualche pozzo o addirittura seduti sulle panchine, ecco i gatti che resistono allo spopolamento e che vogliono anche loro mantenere qui la residenza. (v.m.)

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