«Pmi e imprese artigiane in calo del 10% dal 2008»

Roccato (Apindustria): il 2013 uno degli anni peggiori dall’inizio della crisi In aumento cassa integrazione (+3,5%) e disoccupazione (+2%). Tiene l’export
Di Giovanni Monforte
Mestre (VE): Via Mestrina, 6. Inaugurazione sede del API (associazione piccole e medie imprese). Piarorlando Roccato, direttore API. 22/03/2001 © Light Image Studio. Fornasier.
Mestre (VE): Via Mestrina, 6. Inaugurazione sede del API (associazione piccole e medie imprese). Piarorlando Roccato, direttore API. 22/03/2001 © Light Image Studio. Fornasier.

PORTOGRUARO. Nel Portogruarese il 2013 passerà alla storia «come uno degli anni più brutti dall’inizio della crisi», ovvero dal 2008 in poi. Rispetto all’anno precedente, nel 2013 il ricorso alla cassa integrazione è aumentato del 3,5%, il dato sulla perdita delle aziende ha registrato un ulteriore incremento dell’1,5%. Ma anche peggio è andata per la disoccupazione, in aumento del 2%.

A certificarlo sono i dati, tutti purtroppo negativi, di uno studio effettuato da Apindustria Venezia sulle piccole e medie imprese (pmi) di Portogruaro, San Stino, Gruaro, Concordia, Pramaggiore e Annone Veneto.

La ricerca è stata illustrata dal direttore di Apindustria, Pier Orlando Roccato, a una platea di imprenditori locali e a Roberto Dal Cin, presidente della commissione lavoro del Consiglio provinciale.

«Dallo studio emerge chiaramente che la ripresa non c’è stata, soprattutto nei settori dei servizi, metalmeccanico, impiantistica, materie plastiche e legno arredo», spiega una nota, «dal 2008 a oggi è stato perso tra l’8 e il 10% delle piccole e medie imprese e attività artigianali. L’unica voce positiva è rappresentata dall’export, che ancora tiene e si attesta a un +1,2%. Ma da sola ovviamente non può bastare».

Insomma, le pmi, la cui tenuta in passato ha significato la linfa vitale del Portogruarese, continuano maledettamente a soffrire. «E per il 2014 non si intravedono spiragli positivi», ha aggiunto Roccato, «serve un forte rilancio della competitività delle aziende del territorio, puntando alle aggregazioni per agevolare le imprese a investire in tecnologia e andare sui mercati internazionali. Oggi l’unica voce positiva è rappresentata dall’export. Bisogna promuovere un percorso di internazionalizzazione puntando anche all’utilizzo dei fondi europei».

Per la Provincia è necessario fare fronte comune per superare un momento così duro. Una richiesta che il presidente della commissione lavoro, Dal Cin, ha messo nero su bianco in un documento che sarà inviato alle istituzioni e alle organizzazioni sindacali. «Emerge evidente la necessità immediata che tutte le amministrazioni e gli enti a tutti i livelli facciano squadra a prescindere dall’appartenenza politica e dalle ideologie», conclude Dal Cin. Un ultimo dato, altrettanto allarmante, riguarda la restrizione del credito erogato dalle banche alle aziende. Stando ai dati in possesso di Apindustria il credito si è contratto nel 2013 del 6,5 per cento. Un ulteriore ostacolo allo spirito imprenditoriale.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia