Pm 10 alle stelle a Mestre, esposto in Procura

Denuncia del M5S contro il sindaco per la mancata tutela della salute pubblica. Lunedì protesta in Consiglio

MESTRE. L’emergenza sanitaria si aggrava: le centraline dell’Arpav continuano a misurare concentrazioni di polveri sottili (Pm10) e biossido di azoto (No2) ampiamente superiori ai limiti di sicurezza previsti a livello europeo. Malgrado ciò, nemmeno nel consiglio comunale di lunedì prossimo si discuterà un piano di risanamento capace, almeno, di varare misure per ridurre le fonti di emissioni, in sintonia con il piano che la regione Veneto da anni ha promesso di presentare.

Così, dopo essere stati «trattati a pesci in faccia» dalla giunta comunale, i consiglieri dei Cinque Stelle, oltre alle mozioni già presentate in consiglio, stanno preparando un esposto da presentare alla Procura della Repubblica contro l’immobilismo del sindaco Luigi Brugnaro e degli assessori comunali competenti su un problema di sicurezza sanitaria «di loro competenza perché interessa la tutela della popolazione, a cominciare dai bambini».

Per le polveri sottili (Pm10) siamo ormai arrivati al 19° giorno di superamento del limite di sicurezza giornaliero, a fronte dei 35 permessi nel corso dell’intero anno dalle normative europee. Anche ieri - come succede da molti giorni - si sono registrate nell’intera città Metropolitana concentrazioni di Pm10 anche quattro volte superiori al limite di sicurezza, fissato a 50 microgrammi per metro cubo d’aria.

Sindaco e assessore all’Ambiente ritengono di «aver già fatto il possibile» in questo senso con l’ordinanza di dicembre scorso sulla riduzione (tutta da verificare) di un grado del riscaldamento domestico e alcune modeste limitazioni alla circolazione dei veicoli più vecchi. «La verità è che il sindaco e gli assessori competenti non hanno fatto e non vogliono fare nulla per tutelare al meglio la salute dei loro cittadini», dice Sara Visman, consigliera dell’M5S. «Noi abbiamo presentato quattro mozioni e ci siamo perfino presentati, il 23 dicembre scorso, in consiglio a Ca’ Farsetti con tuta bianca e mascherina per convicerli ad affrontare questo grave problema. Ma l’unica cosa che ha saputo dire l’assessore all’Ambiente De Martin, che è anche assessore all’Urbanistica con un evidente conflitto d’interessi, è che solo la pioggia può risolvere il problema».

Così la Visman ha presentato un’altra ironica e provocatoria mozione - respinta dall’assessore De Martin - che chiedeva un finanziamento per organizzare corsi di danza della pioggia.

Le mozioni sull’allarme inquinamento atmosferico presentate dai consiglieri dell’M5S sono quattro, alle quali si aggiungono quella del consigliere Rocco Fiano della Lista Casson e, l’ultima, del consigliere Nicola Pellicani che chiede al sindaco di portare al più presto in consiglio un piano di risanamento dell’aria.

Per il consiglio comunale di lunedì i consiglieri dell’opposizione torneranno a chiedere «provvedimenti anti-smog strutturali». A loro si aggiungeranno rappresentanti di comitati e associazioni ambientaliste intenzionati a presentarsi in consiglio lunedì con striscioni e cartelli, come hanno fatto sabato scorso davanti alla sede mestrina dell’Arpav per chiedere «una seria politica delle amministrazioni locali e regionale sulle fonti di maggiore inquinamento, che non è provocato solo dal traffico sulle strade, ma anche dalle navi mercantili e passeggeri in laguna, dagli aerei che vanno e vengono da Tessera, dalle centrali termoelettriche e dalla scarsa efficienza energetica negli edifici pubblici e privati».

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