Plateatico senza canone. La salvezza dei locali veneziani è all’aperto

VENEZIA. I tavolini all’aperto come prima e ultima risorsa, il plateatico come salvavita, dopo sette mesi senza cena, con qualche pranzo frettoloso e distanziato, infilato tra una zona rossa e l’altra. Nel giorno in cui il Governo ha annunciato la riapertura dei ristoranti - a partire dal prossimo 26 aprile - anche la sera, ma solo all’esterno, la porzione di campo, i masegni della calle, sono diventati più preziosi dello chef in cucina.
le richieste
Preziosi e gratuiti, per decisione dell’amministrazione comunale che ha deciso di concedere l’ampliamento dei plateatici senza obbligo di canone e senza burocrazia. Le autorizzazioni ottenute l’anno scorso, infatti, restano automaticamente efficaci e lo saranno fino al termine dell'emergenza sanitaria. Chi invece non avesse presentato richiesta nel 2020, il Comune riaprirà i termini per la presentazione di nuove domande da lunedì 19 aprile e fino al prossimo 31 maggio.
l’ampliamento
L’anno scorso a fare domanda di ampliamento del plateatico erano stati circa 300-400 pubblici esercizi, uno su tre. Per una fetta, infatti, mancavano i requisti perché in calli troppo strette, o a ridosso di un ponte, o in posizione di eccessivo passaggio.
«Sicuramente è una bella cosa - dice il segretario dell’Aepe, Ernesto Pancin - a volte, soprattutto per le realtà più piccole, possono bastare due tavolini che servano da richiamo. Ma la crisi in cui siamo precipitati è drammatica. Le nostre imprese stanno vivendo un periodo di estrema difficoltà. Stare chiusi sette mesi equivale a morire. Perché, oltre a non incassare, i costi fissi continuano a correre. Ho veramente timore che qualcuno alla fine non ce la faccia più a ripartire».
«La gratuità di questo intervento a favore dei tanti esercenti è un modo per essere vicini a coloro che, in questo momento, devono tenere chiuse le proprie attività per le limitazioni imposte dal DPCM, permettendo loro di guardare alla ripartenza con più certezza» spiega l'assessore al Commercio, Sebastiano Costalonga.
i termini
Da lunedì 19 aprile, e fino al 31 maggio, dunque, tutti coloro che non avevano presentato la richiesta lo scorso anno, potranno presentare una nuova domanda di occupazione di suolo pubblico con amplimaneto fino al 50 per cento dei plateatici già esistenti. Non solo.
Le agevolazioni non riguardano solo i ristoranti ma anche i bar e i locali più piccoli, che non hanno servizi igienici e quindi non possono avere tavolini all’aperto. Per loro, sarà possibile installare piani di appoggio all’esterno.
la stagione
L’anno scorso, per un pubblico esercizio su tre dei mille esistenti in centro storico, il plateatico gratuito fu l’unica cosa positiva in una stagione difficilissima, soprattutto nelle zone più costose come Piazza San Marco e l’area marciana. Una voce in meno di spesa fece infatti la differenza. —
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