Plateatici e banchetti la Soprintendenza taglia
VENEZIA. La scure della Soprintendenza e il riordino del Comune. Arrivano i nuovi “pianini”, pianificazione di settore che dovrà riorganizzare e ridurre drasticamente l’occupazione del suolo pubblico. Plateatici dei Pubblici esercizi, banchi ambulanti e attività commerciali dovranno adeguarsi alle nuove regole del Codice dei Beni culturali e del Paesaggio. E come prevede la direttiva Bolkestein dell’Unione europea, le concessioni saranno messe a bando e riassegnate in base alle nuove disposizioni. Una questione che interessa migliaia di attività economiche e che ha come obiettivo il riordino dei luoghi ormai invasi da sedie, tavolini e mercanzie. Ieri mattina la giunta ha approvato tre pianini per i campi di San Giacomo dell’Orio, campo San Barnaba e campo Santa Marina e avviato l’iter per la delibera che dovrà essere approvata in Consiglio comunale per i campi di Santa Maria del Giglio, Campo Sant'Angelo, Campo San Polo, Campo Santo Stefano, Campo San Vidal, Rio Terà San Leonardo e Fondamenta del Monastero.
Le attività istruttorie sono state completate con il coinvolgimento delle associazioni categoria, precisa una nota dell’amministrazione. Il lavoro è stato condotto dagli uffici del Commercio e cooordinati dal vicecapo di Gabinetto Derek Donadini insieme al Capo di Gabinetto Morris Ceron. E presentato ieri mattina dal sindaco, poche ore dopo le dimissioni dell’assessore al Commercio.
Una strada in qualche modo obbligata, dopo l’indicazione venuta dalla Soprintendenza al termine di lunghi incontri tecnici sul “taglio” all’occupazione del suolo pubblico. Una situazione diventata ormai sostenibile, al limite dell’emergenza. Ex rivendite di giornali diventate negozi, che vendono cappelli e borse più che giornali e hanno raddoppiato la superficie occupata. Plateatici che hanno invaso ogni angolo, seguendo la proliferazione di bar che rimpiazzano negozi in ogni parte della città, bancarelle che hanno raggiunto superfici di veri e propri negozi, ma sulla via pubblica.
Uno dei punti più saturi, dove la circolazione pedonale è ormai difficile, è il rio Terà San Leonardo a Cannaregio. Le superfici adesso saranno ridotte soprattutto nella parte centrale del Terà. I banchi di specialità veneziana spostati nel campo San Leonardo, dietro le bancarelle del mercato di frutta e verdura. Sedie e tavolini in parte rimossi, come i due banchi davanti al cinema Italia.
Analoga operazione alle Guglie. Preludio di un riordino non più rinviabile. L’aumento del turismo mordi e fuggi trasforma negozi di vicinato in rivendite di paccottiglia, aumenta i banchetti e i plateatici. Adesso i “pianini» provano a invertire la tendenza.
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