Pizze e dolci non-stop alla Dolciaria Mestrina

Studenti, tantissimi turnisti, qualche sportivo di notte vanno a rifocillarsi nella storica pasticceria che si rinnova



C’è lo studente che all’una del mattino dopo aver chiacchierato in un locale con gli amici sente un certo languorino. L’operatore del Suem che, finito il turno, passa a prendere il krapfen. La guardia notturna che fa pausa. L’atleta che va a correre alle cinque e prima di tornare a casa per poi andare al lavoro, ritira i cornetti caldi al volo.

Variegato e trasversale è il popolo della notte che non resiste al profumo inconfondibile che diffonde nell’aria la Dolciaria Mestrina di Riviera Coronelli, aperta come ai tempi d’oro delle discoteche tutta la notte, dalle 23.30 della sera alle 19 del giorno successivo.

Un servizio sospeso per qualche anno, perché erano cambiate le abitudini e molti locali notturni avevano fatto il suo corso.

La nuova gestione, nata nel solco della tradizione di famiglia che si tramanda da generazioni e oggi composta da Walter Destro, Andrea Tegon e Simona Marchesi, quest’ultima anima del new deal della Dolciaria e nipote del fondatore Giovanni Cipriani per tutti Dorino, ha rilanciato il servizio notturno e presto, visto che va a gonfie vele, sarà adeguatamente pubblicizzato. Ma la fila comunque c’è tutte le sere. Di sicuro qualcosa in città sta cambiando, vuoi anche per i turisti che alloggiano in terraferma e vanno e vengono a tutte le ore del giorno e della notte.

«La moda è riesplosa e il servizio notturno è entrato a pieno regime da un po’» spiega Simona, «noi siamo aperti tutta la notte 365 giorni l’anno e siamo praticamente gli unici a farlo». La somministrazione di caffè e cappuccino non c’è, si ovvia con un distributore dove acquistare le bibite. E la Dolciaria adesso ha la linea salata: non solo dolci di ogni genere, frittelle e brioche, ma anche pizzette e pizza. Prima ci si faceva sporgere – come gli affezionati ricordano bene – il sacchettino con le brioche alla nutella piuttosto che alla marmellata dal cancello. Adesso si entra e si viene accolti dal personale che lavora di notte e che nel frattempo prepara impasti e materie prime per il giorno successivo. Un’unica preghiera: non fare eccessivo rumore. Cosa però che non accade, perché la clientela è più trasversale di un tempo. «Fino alle due arrivano i ragazzi, di seguito gli studenti più grandicelli, tra le tre e le sei ci sono tutti i lavoratori turnisti, gli sportivi, gli anziani che si svegliano prestissimo. C’è una grossa fetta di clientela nuova e ci sono le forze armate, i pompieri, gli ospedalieri, i taxisti».

«La cosa bella» raccontano, «è che avevamo paura delle proteste dei residenti, temevamo problemi. Invece le persone sono contente che ci sia passaggio, le mamme lavoratrici hanno meno paura di tornare a casa, il feedback è positivo. Sono diminuiti i furti di bici e di barche lungo il canale, ci sono meno auto con i vetri rotti al mattino. Insomma c’è un presidio e si vede». A breve la Dolciaria – che ha modificato impasti e materie prime avvierà anche un restyling importante dei locali. «Lavoriamo molto con il catering», spiegano, «puntiamo sugli eventi e ci stiamo specializzando nel servizio di show cooking, vale a dire che prepariamo la torta sul posto: di recente ne abbiamo fatta una al momento per mille persone, il nostro record». —

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