Più vicino il restauro dell’antica Villa Bianchini

Pubblicato il bando per i lavori alla barchessa dello storico edificio di Zianigo L’obiettivo è realizzare un nuovo spazio per attività culturali e ricettive
Di Filippo De Gaspari
FURLAN ZIANIGO: VILLA BIANCHINI..02/04/2008 © LIGHTIMAGE
FURLAN ZIANIGO: VILLA BIANCHINI..02/04/2008 © LIGHTIMAGE

ZIANIGO. Fuori il bando per Villa Bianchini, un mese per trovare chi adotterà barchessa e pertinenze dello storico edificio. L’avviso d’asta è stato pubblicato dal Comune lunedì e prevede l’affidamento in locazione della barchessa della villa di Zianigo e di due barchi di proprietà comunale per lo svolgimento di attività culturali, sociali e ricettive.

Partono dunque ufficialmente il recupero e il rilancio della villa, cominciando, come preannunciato, dalle pertinenze. L’obiettivo è riportare alla fruizione dei primi edifici del complesso immobiliare di Villa Bianchini, ora in stato di abbandono, in modo da creare le condizioni anche per il recupero del corpo centrale della villa. Le offerte dovranno essere presentate al Protocollo comunale entro le 13 del 30 luglio, dunque tra poco più di un mese. Barchessa e barchi potranno essere destinati esclusivamente ad attività di carattere culturale-sociale e ricettivo, con un investimento finanziario da parte del locatario di almeno 400 mila euro, per lavori di riqualificazione sui fabbricati. Al recupero delle pertinenze della villa guardano con interesse non solo il Comune, ma anche diverse associazioni e comitati locali, che vorrebbero insediare le loro attività all’interno del complesso e del parco della villa di Zianigo. Sarà il Comune stesso a stipulare con l’aggiudicatario uno specifico contratto di locazione per un periodo di tempo non superiore ai 20 anni. L’obiettivo è quello di avviare, prima che sia troppo tardi, il processo di conservazione e valorizzazione della villa, uno dei più importanti immobili comunali, da tempo in disuso e in preda al degrado, ma anche soggetto a vincoli paesaggistici e urbanistici. Tempi rapidi per necessità dunque, anche perché a premere sull’acceleratore ci sono stavolta i cittadini, che nel frattempo si sono prodigati per recuperare il parco della villa attraverso l’opera di volontariato. È di poche settimane fa l’inaugurazione della sezione miranese del Cai, il Club alpino italiano, del ponte pedonale di Villa Bianchini, ricostruito insieme alla Protezione civile e con il contributo del “Centro del mobile”. In quell’occasione il presidente del Cai di Mirano Marco Padoan aveva espresso bene il desiderio della città: «È un ponte simbolico tra il passato e il futuro di Villa Bianchini», aveva detto, «per sollecitare Comune e cittadini a non rinunciare alla frequentazione di questi luoghi. Un ponte reale per rifiutare il degrado e la mancanza di manutenzione». Ora che il ponte è pronto e il messaggio lanciato, palla al Comune e ai privati per restituire ai cittadini anche i muri e le occasioni costituite dalla villa.

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