Più sicurezza per i ciclisti: corteo spontaneo sul ponte della Libertà

La manifestazione pacifica sabato mattina, sfidando i divieti. In piazza Ferretto la lettura di un documento d'impegno per i candidati sul Biciplan
I ciclisti all'arrivo in piazza Ferretto (foto Candussi)
I ciclisti all'arrivo in piazza Ferretto (foto Candussi)

MESTRE. Alla fine a piazzale Roma ci sono arrivati lo stesso, nonostante i divieti di Prefettura e Questura. Un centinaio di ciclisti, mobilitati da una ventina di associazioni, impegnati da mesi a chiedere un collegamento ciclabile sicuro tra Mestre e Venezia e critici sui cantieri per la ciclabile lungo il ponte della Libertà che procedono a rilento, hanno raggiunto piazzale Roma verso le 10 di sabato con una corsa individuale, senza striscioni, bandiere e senza occupare la sede stradale, ma utilizzando il marciapiede laterale. In pratica un flash mob spontaneo, deciso dopo il concentramento delle 9.30 al parco di San Giuliano.

Una lunga fila indiana di bici che non è passata inosservata ma che non ha creato problemi alla circolazione in una giornata difficile per Venezia, vista la mobilitazione in programma oggi contro le grandi navi e l'inaugurazione della Biennale, con la città invasa di turisti. Alle 11.30 le biciclette, rientrate dalla missione a Venezia, hanno raggiunto piazza Ferretto dove è stato letto un documento che chiede al Comune e al futuro sindaco impegni certi per la applicazione completa del Biciplan. I manifestanti hanno anche avuto modo di dialogare con rappresentanti dei partiti presenti in piazza con i loro gazebo. Si sono visti il candidato sindaco dei Cinque stelle Davide Scano, il capolista della lista Casson Nicola Pellicani e rappresentanti di Venezia bene comune.
 

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