Più pizzerie sul litorale che in tutta Napoli

E’ il curioso dato emerso ieri alla Fiera di Caorle tra operatori veneti e partenopei. Successo dello stand della Provincia e del convegno sui nuovi segmenti turistici

CAORLE. Altra occasione di incontri e di presenze per la seconda giornata della Fiera dell’Alto Adriatico che, grazie alle numerose iniziative e momenti di confronto diretto con il pubblico, sta riscuotendo un buon successo. La giornata di ieri ha visto come protagonista esclusivo il mondo della pizza, o meglio, il confronto pubblico tra la pizza napoletana e la pizza veneta: un dibattito che si è protratto per quasi 2 ore e che ha visto il numeroso pubblico presente coinvolto attivamente. Che la pizza napoletana sia per antonomasia la miglior pizza della penisola è sicuramente una questione di gusti, ma che il Veneto, ed in particolar modo il litorale, conti un maggior numero di pizzerie rispetto a quello partenopeo sembra proprio essere un dato oggettivo e comprovato.

Portavoce della pizza napoletana, direttamente da Napoli, Antonio Pace, presidente dell'associazione Verace Pizza Napoletana, che assieme Gabriele Marchesin presidente dell’Associazione Pizzerie del Triveneto, hanno discusso e esplicitato nei particolari le differenze nella lavorazione delle diverse tipologie di pizza: due modi di lavorare, due tradizioni, due concetti di business completamente diversi uniti solo dal nome “Pizza”. «Le tipologie di lavorazione sono diverse, questo è vero, ma gli ingredienti di farcitura della pizza sono i primi portavoce delle tradizioni gastronomiche di tutta la nostra bella Italia» - ha commentato Antonio Pace. Importanti e preannunciate iniziative anche da parte della Provincia di Venezia, presente in fiera con uno stand ed accompagnata dall’assessore al turismo Giorgia Andreuzza per parlare dei nuovi segmenti del settore turistico, come quello congressuale che, in una località come Caorle, potrebbe rappresentare la giusta strada per un allungamento della stagione estiva remunerativo e vantaggioso per tutti. «L’offerta turistica non è esclusiva solo degli albergatori, riguarda le istituzioni che fanno formazione e controlli qualità, trasporti, offrono servizi di sicurezza e promuovono la cultura in rete. – ha commentato la presidente Francesca Zaccariotto - La nostra provincia non è solo Venezia e grandi spiagge, è anche immense aree boschive per un turismo lento, ciclopedonale con la possibilità della degustazione e acquisto di prodotti tipici, per famiglie e visitatori che hanno voglia di conoscere e di scoprire il territorio. Una sessantina infine i presenti al convegno della Fiditurismo sul passaggio generazionale tra gli operatori turistici.

 

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