Più multe per comprare le pistole ai vigili
MESTRE. Nel 2015 il Comune di Venezia dalle sanzioni al Codice della strada rilevate dalla Polizia municipale ha incassato poco meno di 10 milioni di euro. Dal report 2016 presentato alla festa del corpo il dato esatto è di 9 milioni 770 mila, in calo rispetto agli 11 milioni e mezzo del 2013. Ora per il 2016 il Comune mette in preventivo di incassarne 14 milioni che si riducono a poco più di 11 milioni se si tolgono le quote di trasferimento ad altri enti, i rimborsi per 60 mila ai cittadini per errati versamenti nel pagamento delle sanzioni e l’accantonamento per il fondo crediti di dubbia esigibilità.
Il Codice della strada prevede che il 50 per cento delle somme introitate dalle sanzioni al Codice della strada vadano a interventi di potenziamento della sicurezza stradale e al potenziamento dei controlli della polizia locale, compresi dotazioni, mezzi e attrezzature di servizio. Cinque milioni e mezzo, quindi, nella delibera recentemente approvata dalla giunta Brugnaro vengono così ripartiti: un milione e 400 mila per interventi di miglioramento e manutenzione ordinaria e straordinaria della viabilità stradale della città. Un altro milione e 390 mila vanno invece ad interventi di sistemazione di impianti semaforici, potenziamento delle telecamere di controllo dei mezzi pesanti. E 900 mila sono riservati al potenziamento dei servizi della polizia Municipale.
E ancora nei quasi 2 milioni e 800 mila restanti, ci sono 115 mila euro per «l’acquisto armi, attrezzature e apparecchiature specifiche»; 35 mila per l’acquisto della prima auto con cellula di sicurezza, per garantire la sicurezza negli arresti: e 10 mila per l’acquisto di abbigliamento specifico per la sicurezza del personale. Cifre che hanno messo subito sul chi va là, Luca Lombardo del sindacato autonomo Dicapp regionale, che è impegnato con gli altri sindacalisti del Comune nella vertenza dei comunali e poi in quella che riguarda proprio la polizia municipale, armata dalla giunta Brugnaro e che ha tentato, invano, lo sciopero nel periodo del Carnevale: «Implicito è anzitutto il messaggio al personale, che bisogna fare più multe vista la previsione indicata nella delibera ben più alta dei conteggi finali degli ultimi anni», commenta il sindacalista. «L’auto con cellula di sicurezza per gli arresti? Certo tutto può essere utile ma visto che la polizia locale non è una forza di polizia sarebbe stato meglio investire innanzitutto nella formazione del personale che è sempre stata carente e magari anche in assicurazioni a tutela del lavoro del vigile urbano. I 350 vigili operativi di Venezia hanno bisogno di un adeguato aggiornamento e di adeguata informazione. Cioè non siamo in grado noi, come qualcuno invece sostiene, di fare indagini su traffici internazionali. Siamo piuttosto delle Cenerentole e dovremmo privilegiare il rapporto con i cittadini».
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