Più interventi agli occhi nel distretto di Mirano-Dolo

DOLO. Oltre 36mila prestazioni di tipo ambulatoriale, raddoppiati gli interventi complessi di glaucoma. Sono questi alcuni dati rilevanti che emergono dal bilancio 2019 dell’attività del reparto di oculistica del distretto Mirano-Dolo dell’Usl 3. Fra gli interventi più frequenti compiuti, al primo posto c’è stato l’intervento alla cataratta. Nel 2019 sono stati fatti circa 2.200 interventi, complessivamente un centinaio in più rispetto allo scorso anno, poi le iniezioni intravitreali per pazienti con diabete, maculopatie e trombosi retinica. Queste sono 661 rispetto a 398 dello scorso anno.
L’intervento per il glaucoma è raddoppiato su 80 operazioni fatte il 30 % sono pazienti da fuori Usl. Buoni i dati in tema di prevenzione in età pediatrica: nel 2019 sono stati visitati oltre 500 bambini. Una dei problemi più diffusi tra i piccoli è quella della ambliopia, dove è necessaria una visita di uno specialista. Un’altra patologia in costante aumento e che, secondo le stime nazionali, colpisce il 5% degli over 75 è poi la maculopatia. «La macula», spiega il primario Romeo Altafini, «è quell’area dell’occhio che si trova al centro della retina dove maggiore è la concentrazione dei fotorecettori. I sintomi di una maculopatia vanno dalla perdita di acutezza visiva centrale con la sensazione di vedere meglio con la parte periferica dell’occhio, alla distorsione delle immagini». Il trattamento può essere attuato sia con il laser che con l’utilizzo di farmaci iniettati direttamente nell’occhio. Molta attenzione il reparto lo pone al problema del glaucoma, caratterizzato da una pressione oculare elevata con una conseguente escavazione del nervo ottico ed una riduzione del campo visivo, cioè diminuzione della capacità di percepire oggetti o persone di fronte e lateralmente. È importante riconoscere quale forma clinica di glaucoma si ha di fronte. Una volta fatta la diagnosi, si lavora per controllare il fattore di rischio della malattia su cui si può agire e cioè la pressione oculare, cercando di riportarla al valore target. Ci può essere la somministrazione di gocce oppure trattamento laser o un intervento di tipo chirurgico, mininvasivo.
«Nel nostro reparto», sottolinea il primario, «accanto alla continua evoluzione della chirurgia tradizionale, si è attenti alla ricerca di nuove tecniche di chirurgia mininvasiva». A Dolo ci si avvale di microdispositivi che permettono la riduzione della pressione intraoculare. —
Alessandro Abbadir
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