Più di mille per l’omaggio alla “nuova” Misericordia
Cultura e basket tra emozione e nostalgia, commozione e ricordi. Residenti e turisti sono accorsi in massa ad ammirare la loro amata "Misericordia" che chiusa e abbandonata da oltre un trentennio ieri è stata restituita alla città. In una sola giornata, nella Scuola Grande, sono passate 1156 persone.
L'ingresso è stato aperto alle 10. Il primo a varcare la soglia un veneziano di 82 anni. Arrivato con un buon anticipo ha voluto spingere il grande portone di legno. «Un'emozione intensa, da mozzare il fiato. Non potevo mancare, da anni aspettavo questo momento» ha detto ammirando le colonne e gli affreschi ripuliti, il pavimento e la scala di cor-ten (lega di ferro e acciaio), l'illuminazione e le vetrate.
Poi è entrato Giorgio Bianchi, 87 anni. «Giocavo con la Reyer, oggi è una giornata indimenticabile». Gianpaolo Salvador con la moglie Marina abita a pochi passi. Ha un ricordo nitido della "sua" Misericordia. «Frequentavo la scuola media alla Sansovino. Era la mia palestra» racconta. Accanto a lui la madre che ricorda: «Fin da piccolo mio figlio capiva che non era giusto giocare in questo luogo attorniato dagli affreschi con le immagini dei profeti». Gianpaolo Salvador aggiunge: «Da casa sentivo le urla della Reyer. Qualche volta mio cugino mi portava, mentre lui guardava la partita io ero interessato all'ambiente. Ho atteso anni l'apertura di questo luogo grandioso e solenne».
Anche i ricordi della signora Bessi Foscolo, veneziana, sono andati alla ginnastica: «Ci portava la scuola, frequentavo la Sansovino. Successivamente ho seguito corsi di ginnastica organizzati dal consiglio di quartiere. Poi il nulla per oltre trent'anni. Qui c'è un'acustica particolare che con il restauro è rimasta. Oggi la Misericordia è una sorpresa meravigliosa».
Abbagliato dall'armonia anche don Luigi Battagia della chiesa dei Santi Apostoli. «È un inno alla bellezza», è stato il commento del famoso artista Fabrizio Plessi. Che ha aggiunto: «É stato un restauro meraviglioso, straordinario, attento, preciso, coraggioso. Il pavimento di cor-ten è contemporaneo, nello stesso tempo riporterà tutti gli umori del tempo perché si modificherà; è un pavimento vivo con sotto la tecnologia moderna. È uno splendido luogo polivalente». «Un grande intervento di restauro conservativo» spiega Martina Semenzato, consigliera della società, responsabile dell'organizzazione degli eventi e della gestione «La società Umana ha speso undici milioni di investimento. È un bene pubblico, una concessione d'uso, restaurato con fondi privati. La Misericordia la cui vocazione è sportiva sarà una grande fucina per artisti emergenti e luogo di eventi privati. Questa Scuola Grande rappresenta la rivoluzione culturale. Le persone vi accederanno gratuitamente».
Nell'ampio salone centinaia di persone hanno lasciato i loro messaggi. «Mi riporta indietro nel tempo, a quando il bidello ci accompagnava dalla scuola media Sansovino, a piedi, per fare ginnastica (il mitico professor Guerriero). E poi le indimenticabili partite della Reyer», scrive Alessandro B. Un altro: «Un gioiello restituito! Stupendo».
L'edificio cinquecentesco, inaugurato nel 1584 dal doge Nicolò da Ponte, è tra i più grandi di Venezia. Venerdì 29 in serata sarà proiettato il documentario realizzato da Carlo d'Alpaos (di Carlo e Giorgio) sulla "Palestra più bella del mondo"; sabato 30 l'inaugurazione dedicata al basket. La Misericordia rimarrà aperta al pubblico ogni giorno dalle 10 alle 18.
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