Più di duemila persone a Marghera per l’incontro con Moraglia
MARGHERA. Più di duemila persone hanno salutato il Patriarca Francesco Moraglia nella sua doppia visita a Marghera: prima a Catene al pellegrinaggio mariano diocesano, e poi a Porto Marghera, dove si è celebrata una Messa in memoria dei Caduti in mare e nei porti d’Italia. Una partecipazione sentita e in parte inaspettata in queste proporzioni, tanto che alla parrocchia della Madonna della Salute di Catene la chiesa non è riuscita a contenere tutti i fedeli, e al momento della comunione hanno rischiato di non bastare le oltre mille ostie consacrate.
Nel corso della giornata, oltre alle consuete preghiere, l’accorato appello del Vicario di Marghera per i lavoratori, i disoccupati ed i poveri sempre più numerosi in zona. Quasi mille persone, nonostante la nebbia, si sono riunite ieri mattina a Catene per accompagnare il Patriarca, Monsignor Francesco Moraglia, nel secondo dei pellegrinaggi mariani proposti alla Diocesi di Venezia ogni primo sabato del mese con l’intento di accompagnare l’Anno della Fede ed anche intensificare la preghiera per le vocazione di speciale consacrazione.
Terminata la celebrazione,e dopo un partecipato momento conviviale con l’offerta della colazione a tutti i fedeli che si sono voluti fermare assieme alla comunità della Madonna della Salute, il Patriarca è partito alla volta del Sacrario nazionale dei Caduti del mare e dei porti d'Italia di Porto Marghera (Mariport), dove, alla presenza delle autorità civili e militari e di oltre mille fedeli, è stata celebrata una messa e deposta una corona d'alloro in onore e suffragio dei marittimi, dei lavoratori delle compagnie portuali, dei dipendenti del Provveditorato al Porto, degli altri enti portuali e delle autorità portuali che hanno immolato la vita nell'adempimento del proprio dovere.
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