Pitbull sbrana un cagnolino al guinzaglio
Mira, il feroce animale ha ucciso in un attimo la bestiola a passeggio con la proprietaria davanti a un ristorante. Identificato il padrone del cane aggressore, un uomo di 64 anni
Il pitbull che ha azzannato al naso, a un braccio e al torace, un rapinatore che, a Napoli, aveva aggredito il suo padroncino, un ragazzo di 19 anni, e un suo amico, in una foto diffusa dai carabinieri il 25 ottobre 2014. ANSA/ UFFICIO STAMPA CARABINIERI ++HO - NO SALES EDITORIAL USE ONLY ++
ORIAGO. Un pittbull inferocito sbrana un cagnolino sotto gli occhi attoniti della proprietaria. È successo lunedì pomeriggio verso le 14 a Oriago di Mira in via Romagna poco distante dal ristorante “Da Vettore”.
Il pitbull, di colore marrone chiaro, ha attaccato un cagnolino bianco e nero che passeggiava al guinzaglio con una ragazza. Secondo alcuni testimoni, ma la versione è al vaglio della polizia locale di Mira intervenuta sul posto, il pit bull era senza guinzaglio, collare e, soprattutto, museruola. Il padrone era entrato nell'autofficina che si trova a fianco del ristorante quando è scattato l'attacco.
Anche il padrone del cane aggressore è subito accorso, tentando di allentare la morsa del pit bull sull’altro cagnolino, ma invano. Si è gettato sopra il suo animale, allontanando tutti i presenti. Nel tentativo è rimasto ferito.
«Ringrazio Dio che al posto del cane non c’era un bambino», racconta un testimone, «perché non avrebbe avuto scampo. La povera bestiola è stata sbranata in un momento. Un bimbo, o un anziano, avrebbero fatto la stessa fine».
Per il cagnolino invece in pochi istanti non c’era più nulla da fare. I vigili di Mira a quel punto hanno identificato le parti e spetterà alla padrona del cagnolino, una venticinquenne, decidere se presentare querela o meno per il reato di omessa custodia nei confronti del proprietario del pit bull, un 64enne del posto. La ragazza è stata portata via in stato di shock, non riusciva nemmeno più a parlare.
Della vicenda ne è a conoscenza anche il sindaco di Mira Marco Dori, visto che il fatto è a venuto a pochi passi dal ristorante gestito dalla sua famiglia. «È un fatto che ripropone il tema della custodia di cani, tema preso troppo alla leggera da alcuni proprietari», dice, «prima però bisognerà che siano accertate le responsabilità».
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