Pistola in pugno, albergatore picchiato e rapinato

Svuotata la cassaforte del Park Hotel Cellini di Jesolo, gestore ferito alla testa con il calcio. Bottino ventimila euro
Jesolo
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JESOLO. Albergatore di Jesolo rapinato nella notte, svuotata la cassaforte del Park Hotel Cellini al lido, quattro stelle vicino a piazza Manzoni in una zona rinomata del litorale. Bottino ingente, ancora da quantificare ma comunque superiore a 20 mila euro.

Era da poco passata la mezzanotte di domenica quando un uomo di circa 25-30 anni, carnagione chiara, è entrato a volto scoperto nella struttura ricettiva della famiglia Bergamo. Si aggirava da qualche tempo attorno all’albergo e ha scelto il momento più propizio per entrare in azione quando ha notato che non c’era nessuno che potesse vederlo o dei clienti nella hall.

Il titolare, uno dei figli di questa conosciuta famiglia di albergatori, Davide Bergamo, era alla reception per ordinare le carte e coordinare le attività dell’hotel per il lunedì mattina quando ha visto l’uomo fare irruzione e brandire una pistola, non si sa se vera o giocattolo. L’intento però non era di puntarla contro la sua vittima, ma di usarla come corpo contundente.

Ha accennato poche parole, chiedendo l’incasso dell’hotel in modo brusco e minaccioso. L’albergatore ha preso tempo, abbozzando forse una istintiva reazione per capire cosa fare, ma il rapinatore per tutta risposta lo ha colpito alla testa con il calcio della pistola.

Bergamo è caduto a terra quasi perdendo i sensi. A quel punto il bandito lo ha obbligato ad aprire la cassaforte, facendosi consegnare tutto il denaro in contante che vi era custodito, alcune migliaia di euro. Poi lo ha costretto a sdraiarsi sul pavimento, mentre lui fuggiva indisturbato. È scappato senza profferire altre parole, dileguandosi tra le strade del lido.

Al titolare della struttura ricettiva, una volta sicuro che non fosse più in zona il rapinatore, non è rimasto altro che alzarsi e chiamare i carabinieri. Infine rivolgersi al Pronto soccorso di Jesolo per le cure mediche, i punti di sutura alla testa con una settimana di prognosi.

I militari dell’Arma hanno raccolto la sua testimonianza ed effettuato le prime indagini sul posto, ma del rapinatore non c’era ormai più traccia.

«Era piuttosto giovane», ricorda Bergamo, «mi ha colpito quasi subito dopo che è entrato in hotel e ha voluto i soldi. Dobbiamo ancora fare i conteggi, la cifra era di tutto rispetto. Mi è sembrato uno straniero, forse proveniente dai paesi dell’Est, ha parlato molto poco in italiano stentato».

Le indagini delle forze di polizia sono in corso. Non si esclude che il rapinatore solitario possa avere avuto una soffiata, un’indicazione sul fatto che nell’hotel ci fosse la cassaforte con il denaro, frutto degli incassi di questa settimana, che comunque non è stata particolarmente affollata al lido.

In passato, a Jesolo, rapine di questo tipo si sono già verificate, anche perché gli hotel sono spesso sguarniti e non hanno un servizio di sicurezza vero e proprio, salvo le videocamere che potrebbero aver catturato qualche elemento utile alle indagini ora in corso.

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