Pistola contro la cassiera Rapinata la sala Las Vegas

Jesolo. Colpo in via Bafile alle 23.30 di martedì. I malviventi hanno costretto l’impiegata ad aprire la cassaforte, picchiandola. Sono fuggiti con 8 mila euro
Di Giovanni Cagnassi

JESOLO. Pugni e spintoni all'impiegata minacciata con una pistola, nuova rapina a distanza di un mese alla sala giochi Las Vegas di via Bafile 404. Due uomini con il volto coperto da berretto e sciarpa, sono entrati la scorsa notte alle 23.50. Hanno spianato una pistola davanti alla donna che è rimasta impietrita davanti ai due malviventi. Le hanno messo le mani addosso per costringerla ad avvicinarsi alla cassaforte. Con il calcio della pistola, non si sa se vera o finta, comunque abbastanza massiccia per infliggere un colpo secco, hanno infranto il vetro che separa la sala giochi dalla cassaforte e l'ufficio.

La donna ha accennato una minima resistenza, colta dal panico e la confusione del momento, e per tutta risposta si è presa dei pugni e spintoni. A quel punto ha aperto la cassaforte dalla quale i rapinatori hanno prelevato circa 8 mila euro in contanti. Sono dunque fuggiti a piedi nel cuore della notte, dileguandosi tra le strade del lido, e alla donna non è restato altro che chiamare i carabinieri per la denuncia, prima di recarsi al pronto soccorso dove è stata medicata e dimessa con una prognosi di tre giorni. A parte lo choc e la violenza subita, le ferite non sono gravi. Questo è il secondo colpo subito dalla sala giochi in poco più di un mese di tempo. Un sala molto frequentata, che è collegata alla sede centrale del Bingo di Silea. I carabinieri si sono recati sul posto per i primi accertamenti e per avviare le indagini in tutto il territorio. Non si esclude che i rapinatori fossero dei clienti e che conoscessero bene il luogo in cui hanno perpetrato la rapina. Si cercano altri colpi effettuati con lo stesso modus operandi per ricostruire il profilo dei rapinatori e individuare qualche traccia per possa averli incastrati. Sono violenti e spietati, non esitano ad accanirsi contro una donna indifesa. E agiscono in poco tempo, per non essere visti o commettere errori che potrebbero essere fatali e farli piombare nella rete delle forze di polizia.

Gli investigatori visioneranno anche le eventuali telecamere per la videosorveglianza che potrebbero aver isolato qualche particolare tra i fotogrammi. Questa seconda rapina sembra evidenziare gli stessi elementi della prima, soprattutto la violenza nei confronti della impiegata che si trovava all'interno, non la stessa, e l'orario in cui è avvenuta, a notte inoltrata. Difficilmente però si tratta degli stessi rapinatori, anche se neppure questa ipotesi può essere esclusa in questa fase delle indagini.

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