«Pista di atletica pericolosa atleti a rischio infortunio»

Mira. Denuncia del medico della società Riviera del Brenta e appello al Comune L’assessore Claut: inseriti 100 mila euro a bilancio, siamo pronti a impegnarci

MIRA. Nubi sul futuro della pista di atletica di via Valmarana. Lo strato superficiale, quello di gomma rossa per intenderci, ormai se n’è andato insieme alle fughe in velocità degli atleti, ed ora già presenta segni inequivocabili di incuria e danneggiamento oggettivamente inspiegabili. La pista di atletica dello stadio di Mira è un tartan la cui posa in opera era stata ultimata nel 2008 con un esborso di migliaia di euro dalle casse comunali. Chi paga ora per le riparazioni?

«Di sicuro l’amministrazione è in grado di risalire a chi e come ha materialmente rovinato il delicato strato di materiale sintetico» sentenzia Luigi Molena, medico sociale della società Riviera del Brenta. E poi, ci sono delle microcrepe che hanno consigliato ai tecnici comunali di decretare «pericolosa» una struttura che, tra mille difficoltà, ospita almeno un centinaio di iscritti.

«Abbiamo chiesto diversi incontri con l’amministrazione locale ma non abbiamo ottenuto nulla» spiega Molena «ci dicono che vorrebbero fosse la federazione a finanziare interventi da centinaia di migliaia di euro. Ma è il pubblico che dovrebbe investire sullo sport. Da quando è stato realizzato il tartan non ha avuto grosse manutenzioni se si esclude un “rattoppamento” a base di gomma per ripristinare lo strato superficiale, che è costato la “bellezza” di 200mila euro. Ora le condizioni del tartan sono sotto gli occhi di tutti».

Attualmente è in stato disastroso fra rotture della pavimentazione in tartan, gobbe e radici che crescono fra le corsie e spaccano la pista. «Abbiamo ripristinato con le nostre risorse il funzionamento dell’intero impianto elettrico rimettendolo in sicurezza» ricorda Molena «sono state cambiate le rubinetterie, le docce, la caldaia, e sostituita parzialmente una parte della tettoia del container che “ospita” gli spogliatoi degli atleti. Infine abbiamo sostituito il cancello d’ingresso all’impianto sportivo, ritenuto pericoloso per l’incolumità delle persone. Il parcheggio esterno dello stadio è inutilizzato perchè pieno di buche e scarsamente illuminato. I nostri atleti che vanno a correre a Mira aumentano sempre di più, ma ci sono pericoli oggettivi. Sono aumentati in maniera esponenziale i furti nele auto, causati proprio dalla mancanza di illuminazione esterna allo stadio.

L’assessore ai Lavori pubblici Luciano Claut ha fatto inserire a bilancio circa 100mila euro che serviranno a ripristinare in parte i problemi delle strutture sportive più sofferenti, tra le quali proprio quella di via Valmarana.

«Siamo pronti ad impegnarci» conclude Claut « per capire se si possa fare uno sforzo tutti insieme e trovare uno spazio adeguato per salvaguardare l’incolumità degli atleti che praticano l’atletica leggera».

Giancarlo Noviello

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