Pista ciclabile sul ponte della Libertà volata via con il vento: aperta un’indagine sui lavori

VENEZIA. Un danno di almeno 40 mila euro, una pista ciclabile a sbalzo da rifare per quasi un centinaio di metri e il percorso protetto per le bici sul ponte della Libertà, di nuovo interrotto. La pavimentazione sradicata dal vento durante la “bomba d’acqua” che si è abbattuta sabato su Venezia ha aperto più di un interrogativo sui lavori della pista. Possibile che il vento, da solo, abbia causato un simile danno? O ci sono carenze costruttive nell’opera consegnata al Comune appena due mesi fa? Immediato un confronto tra tecnici di Avm, Lavori pubblici, Mobilità assieme all’impresa e al progettista dell’opera dovrebbe chiarire se è davvero, come sembra, tutta colpa del maltempo.
L’opera era stata consegnata due mesi fa ma il collaudo non è ancora terminato e in Comune ci vogliono vedere chiaro. Il collaudo non è finito, la pista a sbalzo è ancora sotto garanzia e si tratta anche di capire se i lavori verranno o meno imputati all’impresa che ha eseguito i lavori in questi mesi. Ma servirà un vertice tecnico per chiarire esattamente la vicenda. Secondo l’amministratore di Pmv Flavio Zanchettin e l’assessore Renato Boraso sicuramente in quel punto del ponte della Libertà gli eventi atmosferici colpiscono duro.
«È successo vicino al punto dove alcuni anni fa è volato via uno dei portali di segnalazione degli accessi a Venezia. I segni dello strappo della pavimentazione si notano ma saranno necessarie verifiche tecniche», spiega Zanchettin. «Potrebbe essere tutta colpa del maltempo ma ovviamente visto che l’opera è appena stata consegnata è giusto vederci chiaro. Dobbiamo intervenire poi in fretta per ripristinare il percorso. Un dato di fatto è che il clima sta cambiando a casa nostra», avverte l’assessore comunale. Anche l’assessore ai Lavori Pubblici Francesca Zaccariotto si è interessata al caso, anche perché i Lavori pubblici, il suo assessorato, di recente aveva svolto un sopralluogo che aveva rilevato la necessità di alcuni correttivi, ma non problemi vistosi nei lavori eseguiti. Una relazione tecnica è stata richiesta dagli assessori. Le lastre di legno finite, per l’azione del vento, sull’asfalto del ponte della Libertà bloccando il traffico e le corse del tram, sono state portate in deposito per essere visionate con attenzione dai tecnici e anche per precauzione, in caso di indagini. Amareggiati anche i ciclisti che restano senza pista.

Ieri a Mestre sono tornate le “Critical mass”, le corse in bici dei ciclisti, senza permessi e senza percorsi fissi, per ribadire che la ciclabilità è un investimento per le città. L’inizio è stato soft: hanno partecipato appena una dozzina di persone.
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia