Pista ciclabile per il campus scientifico
Un milione e mezzo di euro per completare alcuni collegamenti con piazzale Roma, dove però resta il nodo del parcheggio
Il taglio del nastro è in agenda per la fine di agosto per il collegamento ciclabile dal Vega fino a Venezia. Ma il progetto della mobilità su due ruote tra terraferma e centro storico si arricchisce di opere complementari: un percorso ciclo-pedonale di collegamento tra la pista esistente su via Torino e la pista di viale San Marco e da qui a San Giuliano e un prolungamento di 170 metri della passerella a sbalzo sul ponte della Libertà, che verrà allungata in direzione di Mestre, per superare la attuale strettoia presente sul marciapiede del ponte e che è un problema segnalato da tanti ciclisti. Il collegamento tra via Torino e viale San Marco, dove corre la pista fino a dentro il parco di San Giuliano, comprende la realizzazione del ponte ciclopedonale dietro il campus di Scienze di Ca’ Foscari che verrà così collegato a Forte Marghera e da qui consentirà ai ciclisti di raggiungere viale San Marco e la pista per San Giuliano.
Resta per ora, invece, come una sollecitazione per il futuro l’idea, lanciata agli uffici dal sindaco Brugnaro, di un secondo ponte ciclopedonale da punta San Giuliano verso i Pili, lungo cui corre anche la nuova ciclabile in via di ultimazione dalla ditta Rossi Renzo.
Per le nuove opere, il collegamento via Torino-Forte Marghera e il prolungamento della passerella sul ponte della Libertà, si utilizzeranno i fondi del Pon Metro, destinati alle città metropolitane. E gli uffici dei Lavori pubblici hanno avviato le procedure di assegnazione della progettazione definitiva ed esecutiva delle opere ad un professionista esterno che verranno a costare complessivamente un milione e mezzo di euro. Ma indietro, per il momento, resta un altro tassello importante del progetto di mobilità ciclabile tra Mestre e Venezia: la realizzazione di un parcheggio bici da realizzare sotto il People mover.
La giunta fucsia aveva previsto di averlo pronto, e funzionante, per la primavera-estate ma ancora non si è visto nulla. Previsti, sulla carta, posti di sosta per bici e moto per 2 mila metri quadri.
La pista di 2 chilometri e mezzo, in via di ultimazione, collega la stazione ferroviaria di Porto Marghera e il Vega con i Pili da dove parte la ciclabile per il ponte della Libertà e il centro storico di Venezia. Un cantiere da 645 mila euro, appaltato ad inizio anno. Il percorsoparte dal sottopasso ciclopedonale della stazione Porto Marghera, attraversa un tratto di viabilità interna all'area privata del Vega, utilizza un pezzo di pista realizzata per l'Expo su via Pacinotti e prosegue con una sezione di 2,5 metri lungo tutta la banchina di via dell'Elettrotecnica e via dei Petroli, svolta in via dell'Idraulica, dove corre a lato strada, fino a congiungersi con la nuova pista ciclabile sul ponte della Libertà.
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