Pista ciclabile, auto vietate carrozzeria chiude i battenti

Mirano. Fabio Libralesso costretto a lasciare il capannone di via Zinelli «Era una delle ultime attività in zona». E il quartiere appoggia la sua protesta
Di Filippo De Gaspari

MIRANO. La strada con le auto è diventata una pista ciclabile e lui, un po’ alla volta, ha perso i clienti. Nei prossimi giorni l’autofficina-carrozzeria di Fabio Libralesso in via Zinelli chiuderà i battenti per sempre: tanto di là auto non ne possono più passare. «Morte di una delle poche attività rimaste in zona, che se il Comune non ha provocato, di certo non ha evitato», accusano da via Luneo. Ora il quartiere si schiera compatto con l’imprenditore “sfrattato” e minaccia un autunno caldo, con proteste e raccolta firme. Forse anche manifestazioni davanti al municipio.

È lo stesso Libralesso a raccontare di non farcela più: «Sono anni che va male, con continue ordinanze per lavori che sulla carta erano di pochi giorni, nella realtà hanno provocato disagi continui e prolungati». Adesso anche definitivi. Da sempre via Zinelli serviva a collegare via Miranese e il centro di Mirano con l’abitato di Luneo. Un collegamento importante per chi in via Luneo ci abita, costretto, ora che il Comune ha trasformata via Zinelli in ciclabile, a fare il giro largo per via Parauro. «Ormai via Zinelli in questo tratto (quello tra via Sartor a via Luneo, ndr) non esiste più», spiega Libralesso, «anche sulle mappe in internet è stata cancellata. Con una strada di fatto inesistente, chi porta qui l’auto a riparare? I pochi che ancora lo fanno, o sbagliano perché non leggono i cartelli, o mi conoscono e lo fa di proposito».

Tra l’altro rischiando una multa, anche se per poche centinaia di metri. Insomma, i vecchi clienti hanno scelto altre carrozzerie, per così dire, ad accesso libero. «Adesso chiudo, ho deciso», sbotta sconsolato il titolare, «cedo il capannone in affitto, magari chi non ha clienti che vanno su e giù può sopravvivere con un semplice permesso di transito per se stesso. Però c’è rammarico in questa scelta: lavoro qui dal 1997, adesso qualcuno ha deciso di fare una ztl in periferia, mandando via chi lavora».

Libralesso non ci sta: «In Comune dicono che la maggioranza della gente è favorevole a questa ciclabile, ma ne avrò trovato uno su cento che la approva». «Già ci siamo opposti, ma la cosa si aggrava, ora chiude anche una delle poche attività di Luneo», spiegano dal comitato, «abbiamo fatto i conti: anche dovessimo andare a Mirano una volta al giorno, in un anno faremmo come un viaggio da qui a Roma. In Comune non capiscono che la gente questa ciclabile non la vuole».

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