«Piove in camera da letto dormiremo in municipio»
MARGHERA. «Ci hanno assegnato una casa popolare del Comune in pessime condizioni. Piove dal soffitto e in camera da letto sulle pareti la muffa è dappertutto a causa di infiltrazioni». A denunciare la situazione nel suo piccolo alloggio è Marisa Patron da poco residente in via del Lavoratore al civico 28 in un palazzone nel rione di Ca’ Emiliani. La donna vive con il marito pensionato e da 6 mesi sta chiedendo che il Comune venga a sistemare l’appartamento. «Quando ci hanno assegnato l’appartamento», spiega la donna, appoggiata dalla la figlia Fiammetta Ruffini, «ci avevano detto che potevamo entrare e nel giro di qualche giorno sarebbero venuti a sistemare impianti, soffitti e pareti. Qui invece il sistema elettrico è in tilt quasi sempre, ma il guaio peggiore sono le infiltrazioni d’acqua sia in cucina e soprattutto in camera da letto, in cui dal muro si scrostano malte e pitture . Il colore delle pareti è nero dalla muffa. In inverno la situazione è diventata insostenibile a causa dell’umidità. Abbiamo informato anche Insula, la municipalizzata che si occupa della manutenzione degli alloggi, ma finora non si è mosso nulla».
Le prime richieste per la sistemazione dell’alloggio sono state fatte circa 6 mesi fa. «Ho aspettato settimane di promesse da parte della Municipalità di Marghera e di Insula», conclude la signora Patron. «L’intervento però è sempre stato posticipato. Non ne possiamo più: sono pronta anche ad andare a dormire insieme a mio marito in Municipio a Marghera, certamente sarà un ambiente più salubre di questo in cui sono ora».
Una prima risposta arriva dal delegato alla Casa della Municipalità, Mario Silotto: «La questione sollevata dalla signora Patron è concreta. Resta il fatto che purtroppo i tempi di intervento non sono immediati. Spero che entro il 20 gennaio i tecnici di Insula facciano un sopralluogo per capire che lavori fare nei giorni immediatamente successivi».
Della questione è venuto a conoscenza anche il consigliere di Municipalità dell’Idv Antonio De Dea che lancia una proposta: «Purtroppo il Comune assegna in tante occasioni case che non sono ancora in ordine dal punto di vista abitativo, con la necessità di intervenire più volte in tempi successivi. Sarebbe opportuno invece dare dei contributi all’assegnatario perché compia lui stesso gli interventi necessari. Oppure scalare la spesa dell’intervento compiuto dall’affitto, con riduzioni mensili».
Alessandro Abbadir
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