«Piove dentro casa e rischia di crollare il soffitto del salotto»

Alloggio comunale di via Trieste a Marghera: pensionata di 77 anni diffida Insula: «Intervenga immediatamente»
Le infiltrazioni sul soffitto dell'appartamento della signora Nadia Bobbo al civico 5 di via Trieste a Marghera
Le infiltrazioni sul soffitto dell'appartamento della signora Nadia Bobbo al civico 5 di via Trieste a Marghera

MARGHERA. Le infiltrazioni d’acqua in casa? Niente, a confronto di ciò che potrebbe succedere se il soffitto cedesse. Ecco perché nell’appartamento di proprietà comunale di via Trieste, dove abita la 77enne Nadia Bobbo, «bisogna intervenire immediatamente». A chiederlo è da tempo la stessa pensionata, che attualmente vive con asciugamani e bacinelle sparsi nel soggiorno.

Ma ora la signora, dopo i solleciti verbali, ha deciso di diffidare Insula, braccio operativo del Comune per la manutenzione urbana, affidandosi a un ufficio legale e invocando di fatto un intervento celere per eliminare i danni.

I problemi in casa Bobbo cominciano a marzo 2013, con l’apparizione di una piccola crepa sul soffitto, probabile conseguenza del terremoto. «A quel tempo vennero i tecnici di Insula per verificare la situazione», spiega, «ma poi non s’è fatto alcun intervento. A marzo di quest’anno la situazione è peggiorata e ha cominciato a piovere in casa. Nel soggiorno, che ha anche un divano letto, sono stata costretta a mettere bacinelle, giornali, asciugamani».

Sul soffitto - stiamo parlando di un appartamento costruito prima degli anni 50 - la crepa si allarga, affiancata da macchie di muffa. «D’estate, con il maltempo, è stato un disastro», si lamenta la Bobbo. «Oltretutto per me, che ho problemi di deambulazione a causa di un’ernia, è tutto molto più faticoso».

La 77enne invoca l’intervento di Insula e, dopo vari solleciti, a settembre i tecnici si ripresentano nell’alloggio della pensionata con tanto di macchina fotografica. «Hanno scattato le foto», racconta, «constatando la gravità della situazione ma hanno detto che i soldi non ci sono».

Come detto, però, il problema dell’infiltrazione in sé è niente rispetto al pericolo di cedimento del soffitto. Nella diffida, infatti, si spiega che l’acqua ha provocato “non solo lo scrostamento dell’intonaco e l’insorgere di muffe, ma anche carenze strutturali che potrebbero pregiudicare la stabilità dell’immobile”.

«Attendiamo di capire se Insula verrà o meno a sanare la situazione», dice ancora la Bobbo. «Ormai sto vivendo con i baldacchini in soggiorno. È da marzo 2013 che abbiamo contattato il Comune e alla fine ci ritroviamo con un soffitto che rischia di crollare».

La storia della pensionata che vive in via Trieste accende i riflettori sul grave problema della mancanza di risorse da parte di chi è incaricato delle manutenzioni nelle case pubbliche, siano esse di proprietà del Comune o dell’Ater.

Gianluca Codognato

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