«Pioppi mutilati per renderli sicuri»

Chioggia. L’assessore Segato spiega l’intervento. Critiche di “Amico giardiniere”

SOTTOMARINA. Alberi “mutilati”, l’associazione “Amico giardiniere” chiede spiegazioni alla giunta.

Il caso, denunciato dalle pagine della Nuova Venezia qualche settimana fa, riguarda la potatura dei pioppi della darsena Mosella. L’associazione ambientalista ha inviato una lettera al sindaco Giuseppe Casson e a tutti consiglieri chiedendo verifiche su quanto successo e il varo di un Piano del verde che eviti comportamenti disomogenei e improvvisati. «Ci domandiamo come sia possibile affidare un bene pubblico a un privato che lo compromette in questo modo», scrive Nicolettà Querzè, presidente dell’associazione, «Crediamo che le buone pratiche promosse dalla Società italiana di arboricoltura debbano essere prese a standard di riferimento per tutta la gestione delle alberature cittadine. L’intervento alla darsena Mosella viola le più elementari regole della buona potatura».

Nella lettera si chiede di rendere pubblici i termini dell’accordo che affida il parco e la riva ai titolari della darsena; di conoscere chi abbia effettuato la potatura; di abbattere i pioppi e sostituirli con alberi integri adatti alla posizione ventosa. «Sarebbe ora e lo chiediamo dal 2013», spiega la Querzè, «che la città si dotasse di un regolamento del verde che imponga alle aziende in appalto chiari criteri operativi. Abbiamo già presentato una bozza di regolamento che potrebbe servire da base di discussione. Non ci sono alberi di destra e di sinistra, sono un bene comune, piantati con soldi pubblici e sono alleati preziosi contro il cambiamento climatico e l'inquinamento, chiediamo a tutti i nostri politici di tutelarli».

Dalle verifiche, promesse un mese fa dall’assessore all’ambiente Elena Segato, non emergono però anomalie. «È stata una potatura senza dubbio importante e esteticamente impattante», spiega l’assessore, «che viene effettuata anche nei campeggi, nella stagione autunnale o invernale, sui pioppi per rinforzare le radici. È una misura impiegata per questioni di sicurezza per prevenire lo sradicamento degli arbusti, che con la forza del vento e i temporali improvvisi e di forte intensità, potrebbero cadere. Il pioppo ha una crescita veloce, i tecnici ci hanno assicurato che già in primavera, o comunque in estate, rifioriranno. Gli uffici stanno elaborando il regolamento del verde e quanto prima arriverà in Consiglio comunale per la votazione».

Elisabetta Boscolo Anzoletti

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