Pioggia, vento e grandine Portogruarese devastato
PORTOGRUARO. Alberi caduti, case crollate e danneggiate, strade trasformate in piste di ghiaccio, raccolti gravemente danneggiati. È stata una serata allucinante quella che si è vissuta martedì tra le 22.30 e le 2 in gran parte del Portogruarese a causa di vento, pioggia ma soprattutto di una fortissima e devastante grandinata. Diversi i comuni colpiti.
I danni maggiori si sono registrati nei territori di Annone Veneto, Portogruaro e Gruaro. Ora è caccia ai finanziamenti da recuperare attraverso la Regione che quasi certamente inoltrerà al governo una richiesta di calamità naturale. Per quanto riguarda le abitazioni, almeno 50 sono state quelle danneggiate dalla furia del vento a Gruaro.
Ma a Loncon ci sono stati alcuni crolli di stalle e fienili in aperta campagna. Solo per una fortunata coincidenza non si sono registrati feriti e non ci sono stati incidenti stradali.
Le automobili danneggiate dalla grandine, quelle parcheggiate e quelle che erano invece in marcia, sono state almeno trecento. Molte carrozzerie della zona sono già al lavoro. I danni maggiori le vetture li hanno subiti sulla carrozzeria. Alcune però hanno rimediato danneggiamenti ai fanali posteriori e anteriori, e soprattutto hanno subito la rottura dei finestrini o dei lunotti. In pochi casi anche del parabrezza.
La scia di grandine ha attraversato prima la zona di Annone Veneto e Pramaggiore, poi quella di Portogruaro e infine si è abbattuta a Fossalta di Portogruaro e San Michele al Tagliamento. Risparmiata la costa. A Bibione e Caorle il maltempo si è limitato ad attività elettrica in cielo, senza piovaschi. La perturbazione ha solo l’ambito il centro di Annone. A Giai e a Loncon ha fatto cadere molti alberi, almeno una decina di cui uno sulla provinciale che collega Annone a San Stino; e ha distrutto moltissimi orti. I giardini delle abitazioni di Loncon sono stati enormemente danneggiati. Un appassionato di fiori si è visto il roseto completamente spogliato. Squarciato il tetto della cantina Giuseppe Piva. A Pracurte sono stati compromessi alcuni vigneti. Secondo gli agricoltori colpiti non si potrà produrre il rinomato passito. Nelle campagne di Loncon poi il vento ha abbattuto alcuni tetti, provocando crolli di travi. La tempesta ha poi toccato Blessaglia, in misura minore, e soprattutto Belfiore. É questa la località più colpita nel territorio di Pramaggiore. E anche qui si lamentano danni agli orticoli. I giardini delle ville, in stile veneziano, sono andati distrutti. Non è rimasto nulla. A Portogruaro il fenomeno è stato molto intenso a Pradipozzo, Summaga e Lison. Anche qui molte coltivazioni, tra cui pregiati frutteti, sono stati colpiti. Nella zona industriale di Summaga è volata qualche copertura. Ma questo è poco in confronto a quanto avvenuto nella parte alta del territorio di Portogruaro, e soprattutto nel gruarese, tra Malcanton, La Sega e Giai. Il ciclone qui ha preso vigore. È crollato un albero in via Gramsci, che ha costretti i vigili del fuoco a intervenire nei pressi dell’abitazione della famiglia Montagner. Il paesaggio qui si è trasformato. Le strade erano diventate completamente bianche. Cumuli di chicchi hanno invaso le vie di comunicazione più importanti come via De Gasperi, via Mazzini, via Gramsci sempre tra Malcanton e La Sega; e poi via Roma e via Lemene in pieno centro a Gruaro.
Nel pomeriggio di ieri il sindaco Giacomo Gasparotto ha compiuto un sopralluogo. »È un disastro» ha confidato. A La Sega il fortissimo vento ha distrutto le serre nuove dell’azienda agricola Bortolussi. I danni ammontano a 25 mila euro. L’impresa è in ginocchio. A Gruaro invece sono stati distrutti appezzamenti di pregiato radicchio.
E mentre la Protezione civile di Gruaro, in piena notte, dava man forte ai vigili del fuoco di Portogruaro e San Vito al Tagliamento, fuori dalle abitazioni la gente, in pigiama, ha cominciato a spazzare le foglie e soprattutto la grandine. Le strade sulla viabilità minore sono rimaste sporche invece fino a ieri sera. Infine Fossalta e San Michele. Ad Alvisopoli, Malafesta, Pozzi, San Mauro, Villanova della Cartera molte case hanno avuto le tapparelle danneggiate e le automobili hanno subito uguale sorte di quelle di altri paesi.
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