Pioggia, vento e acqua alta: il keniota Kisang trionfa nella Venice Marathon «estrema»

VENEZIA. E' stato Kisang, atleta del Kenia, a vincere oggi in 2 ore e 17 minuti una Venice Marathon estrema, tra vento, pioggia e acqua alta Il keniano Philemon Kisang ha vinto tra gli uomini con il tempo di 2h17’00” davanti ai connazionali Titus Kwemoi Masai (2h18’21”) ed Elija Karanja (2h19’41”) con l’azzurro Domenico Ricatti quarto in 2h19’43”, a soli due secondi dal podio.
Tra le donne ha trionfato l’etiope Emebt Etea Bedada che ha corso in 2h38’11”, precedendo le connazionali Helima Hassen Beriso (2h48’32”) e Fantu Eticha Jimma (2h50’48” ).Nella gara di handbike la vittoria è andata a Robert Kauffmann (GS Disabili Alto Adige) con il tempo di 1h47’06”, davanti a Cristiano Picco (1h54’28”) e Gianni Garbin (1h56”08”)
La sfida al maltempo. Migliaia di atleti, professionisti o meno, sono ancora in gara per vincere la sfida con loro stessi e con il maltempo. Proprio in previsione dell'acqua da giorni erano state predisposte le passerelle e studiate soluzioni per consentire lo svolgimento della manifestazione sportiva anche con l’acqua alta.
E infatti nonostante vento, pioggia e acqua alta la manifestazione è partita lo stesso. L’arrivo è stato sempre a Riva Sette Martiri, ma proprio per la presenza dell’acqua alta gli organizzatori hanno scelto all’ultimo di modificare il percorso, escludendo lo scenografico passaggio in Piazza san Marco, punto più basso della città. I 4-500 metri del giro nell’area marciana sono stati "recuperati" con una piccola deviazione già prevista al passaggio in corrispondenza del Parco di San Giuliano, all'imbocco del ponte della Libertà, che collega Mestre e Venezia.
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