Pioggia forte, la città va sott’acqua
CHIOGGIA. Un acquazzone ha provocato l’allagamenti di mezza città ieri sera, poco dopo le 21, tra Chioggia e Sottomarina. I vigili del fuoco, fino a notte fonda, sono stati impegnati in oltre sessanta interventi per case e strutture finite sott’acqua. Ai vigili del fuoco si sono affiancati, in serata, anche i volontari della protezione civile, per cercare di risolvere un’urgenza, che è diventata ancora più pressante a partire dalle 23, quando ha ricominciato a piovere con insistenza. A quanto pare l’impianto fognario non sarebbe stato in grado di smaltire la pioggia. Chiamate d’aiuto sono arrivare da via San Felice, sul lungomare Adriatico, in viale Mediterraneo, e ancora da strada Madonna Marina, dalle vie Marco Polo e Pigafetta. La situazione è degenerata in una decina di minuti, e subito dopo i telefoni dei vigili del fuoco sono diventati bollenti. In alcune zone della città, secondo alcune testimonianze, l’acqua arrivava a trenta centimetri e più. Un’auto è finita in una voragine, e l’automobilista è stato salvato da un camionista di passaggio. Difficoltà anche per le strutture alberghiere. All’Hotel Mediterraneo che si trova sul lungomare Adriatico ad esempio - racconta Sonia Boscolo, sorella del titolare - l’acqua è entrata nella hall. «Lungo la strada l’acqua sarà stata alta trenta centimetri», racconta, «mentre qui da noi ce ne saranno stati almeno dieci e a vedere la strada era evidente che i pozzetti non riuscivano a scaricare».
Nella zona di Brondolo è stata avvistata anche una tromba d’aria, che fortunatamente però si sarebbe scaricata in acqua. Dopo una notte di interventi e pulizie per asciugare case, ristoranti e appartamenti, oggi sarà con ogni probabilità il giorno delle polemiche: come è possibile che siano bastati pochi minuti per mandare in tilt mezza città? Che cos’è che non ha funzionato: gli scarichi, le pompe o cos’altro?
Francesco Furlan
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