Pini tagliati in via Mameli la protesta dei residenti
JESOLO. Pini tagliati al lido, è ancora protesta questa volta in zona via Mameli. La residente Alida Borin, in particolare, si è opposta con determinazione al taglio di due alberi molto grandi e...
JESOLO. Pini tagliati al lido, è ancora protesta questa volta in zona via Mameli. La residente Alida Borin, in particolare, si è opposta con determinazione al taglio di due alberi molto grandi e rigogliosi. «La mia è una riflessione che sfonda il muro grigio del profitto e degli affari», spiega, «a discapito ancora una volta di chi voce non ne ha. Abito in via Mameli, in un condominio, uno dei tanti che si affaccia sulla via principale a pochi passi dalle torri di piazza Drago. Dietro la facciata principale ci sono due maestosi pini, o forse cedri del Libano, piante sane e rigogliose che offrono riparo dal sole cocente in estate, rifugio a diverse specie di uccelli, qualche scoiattolo curioso balza fra un ramo e l’altro».
«L’altra mattina mi hanno svegliato i rumori delle ruspe», ricorda, «che procedevano all’abbattimento di una casetta a tre piani per lasciare posto a una nuova torre. Allora, dalla terrazza ho visto che la ruspa spaccava a gran forza alcuni rami degli alberi. Sono scesa di corsa, ho bloccato la ruspa perché volevo solo parlare con l’operaio. E lui mi ha detto: “Spiace tanto anche a me, ma eseguo gli ordini, qui verrà costruita una piscina che completerà la nuova palazzina”. Non c’era bisogno di abbatterli quegli alberi, magari un buon progetto poteva comprenderli, esaltarli, farli diventare una risorsa».
I comitati contro il taglio degli alberi sono stati molto determinati in passato con azioni di protesta in varie zone e della città. Basti pensare al caso del taglio di alberi in via Pindemonte, poi a quello di Cortellazzo. Solo alcuni giorni fa un cittadino aveva protestato contro il taglio di un pino vicino a piazza Marconi. Ma le proteste, quasi sempre, si sono dovute arrendere al cemento.
(g.ca.)
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