Pini marittimi e polemiche «Restano in via Bafile»
JESOLO. Pini marittimi, piano di sicurezza del Comune dopo l'ennesima polemica sollevata da Lega e lista civica Jesolo. La Lega, con Giorgio Pomiato, ne ha chiesto il taglio netto per evitare i danni costosi a strade e marciapiedi. Daniele Bison invoca opere di contenimento delle radici per preservare questo bene della città.
Damiano Mengo, dalle file del Partito Democratico, invita a non strumentalizzare dopo anni di polemiche inutili e rilancia il piano del vice sindaco, Roberto Rugolotto, che è anche assessore ai lavori pubblici. «La politica amministrativa è davvero gioco delle parti», dice Mengo, «negli anni dell'amministrazione Calzavara, il centro-sinistra si battè per risolvere il problema delle radici dei pini marittimi, che sollevavano il manto stradale, proponendo uno studio approfondito del problema, tra cui anche l'ingabbiatura dei pini e il loro mantenimento, mentre la destra voleva assolutamente estirparli. Tanto che realizzò, con pomposo taglio di nastro da parte di esponenti di Alleanza Nazionale, l'esperimento di via Dante Alighieri che includeva la sosittuzione dei pini marittimi con palme e pavimentazione a sampietrini. Ora, dopo che quell'esperimento è fallito, si ricomincia la battaglia a parti invertite che oggi, però, diviene strumentale, poichè, a corto di argomenti, l'attuale opposizione recupera temi dell'allora centro sinistra e li fa propri, nel tentativo di recuperare visibilità e consenso, a costo di impossessarsi di battaglie altrui, confidando nel fatto che i cittadini siano completamente smemorati».
Varie le soluzioni prospettate tanto che si annuncia uno studio e un piano di interventi di ampia rilevanza per la città, cercando, almeno in via Bafile, di evitare l'eliminazione dei pini. «Il Partito Democratico», prosegue Mengo, «e segnatamente l'assessore Rugolotto, si occuperà, con urgenza, accanto al recente ripristino della sicurezza di vie come Ca Gamba, Levantina, Pirami, Sauro, di via Pindemomte, avendo proposto il possibile asporto dei pini marittimi che ne occupano il sedime di mezzeria».
«Per quanto riguarda la centralità di via Bafile», prosegue, «sono in corso riunioni tecniche che valutano la fattibilità e i costi di diverse soluzioni. Alla ricerca di un possibile equilibrio tra il mantenimento dei pini marittimi e l'essenziale sicurezza dei cittadini, essendo consapevoli che interventi di salvaguardia diversi da quelli di oggi comporterebbero il rifacimento dell'intera pavimentazione dei marciapiedi con costi improponibili».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia