Pigozzo capolista in Regione in lizza Simionato e Agostini
È quasi pronta la lista dei veneziani del Pd per la campagna elettorale a sostegno di Alessandra Moretti in Veneto. Promosso capolista Bruno Pigozzo, che ieri ha tenuto una conferenza stampa nello “Spazio Pd” a Mirano per presentare il bilancio dei suoi primi cinque anni da consigliere regionale. È stata l’occasione per il segretario metropolitano dei Democratici, Marco Stradiotto, per svelare la lista, completa per otto noni, dei veneziani in corsa alle regionali e decisa venerdì sera dall’assemblea del Pd. Seconda in lista, dopo Pigozzo, è la giovane Francesca Zottis, assessore a San Donà, poi l’elenco prosegue con Sandro Simionato, ex vicesindaco di Venezia e un altro assessore della vecchia giunta lagunare, Tiziana Agostini.
Quindi due sindaci, quello di Portogruaro, in scadenza di mandato, Antonio Bertoncello e di Quarto d’Altino, Silvia Conte, che in caso di elezione dovrà dunque lasciare l’incarico in Comune. Mauro Mantovan, ex assessore comunale e funzionario Cia, sarà il rappresentante di Chioggia, mentre Franco Scantamburlo, un trascorso da sindacalista Cgil e ora segretario dell’Associazione artigiani della Riviera del Brenta, occuperà l’ultima posizione, in attesa di conoscere la figura femminile che, per la regola dell’alternanza dei sessi, occuperà l’ottavo posto in lista.
L’entusiasmo è palpabile: Stradiotto dice che la lista è frutto di un lavoro certosino che non ha lasciato nulla al caso e che alla fine pagherà. «È la miglior squadra che potessimo schierare in campo», afferma il segretario, «e vi dico che stavolta vinciamo, perché ce la giochiamo tutta e la spunteremo per qualche migliaio di voti». Arrivano anche i primi “endorsement” e i distinguo da parte di qualche deluso. Un gruppo di iscritti al Pd ha subito messo nero su bianco ieri l’intenzione di lavorare sodo per l’elezione di Simionato: «Una candidatura aperta», scrivono in una lettera, «in grado di raccogliere un consenso ampio dalle associazioni, dalle forze sociali ed economiche». È deluso invece il “civatiano” Carlo Pagan: «Esclusa dalla lista la nostra mozione, con la scusa della rappresentanza di genere. Chiederò l’intervento di Roger De Menech».
Ma ieri è stato soprattutto il giorno di Pigozzo: «Capolista per merito, dopo il gran lavoro fatto in questi anni», spiega Stradiotto. Attorno a lui tutti i sindaci Pd del Miranese, da Mirano a Spinea, passando per Martellago e Salzano e il compagno di battaglie in Regione, Lucio Tiozzo. Per Pigozzo il miglior biglietto da visita è il bilancio da consigliere uscente, che per questo non esita a snocciolare: 96% di presenze nelle sedute di Consiglio, 92% alle votazioni in aula, 98% in commissione viabilità e urbanistica, di cui è vicepresidente e 99% in commissione sanità e assistenza. «Ho firmato 58 progetti di legge», afferma lui, «di cui 5 come primo firmatario, relativi al piano casa, al riordino delle competenze degli enti locali, al consumo di suolo, al nuovo Statuto regionale, al Consiglio delle autonomie locali, al piano socio-sanitario e alla riforma delle Ipab». Pigozzo ha messo la firma anche su 125 interrogazioni, 69 mozioni e 20 risoluzioni. «Un’attività importante», ha detto Stradiotto, «che Bruno non replicherà: perché le prossime firme saranno in calce a leggi, dai tavoli della maggioranza». I fedelissimi di Pigozzo, si augurano, con un incarico da assessore: «I tempi per lui sono ormai maturi», dicono.
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