Pietro Maso tornerà libero il 15 aprile dopo 22 anni di carcere

Nel 1991 a 20 anni uccise i genitori per avere subito l’eredità e continuare a fare vita notturna senza lavorare. In questi anni si è sposato e fa l’addetto alle pulizie
20081022 - PESCHIERA BORROMEO - MILANO - CLJ - MASO: PER DETENUTO PRIMO GIORNO DI SEMILIBERTA'. Pietro Maso, l'uomo di Montecchia di Crosara (Verona) condannato a 30 anni per aver ucciso i genitori, al termine della sua prima giornata lavorativa in regime di semiliberta', questo pomeriggio a Peschiera Borromeo (Milano). I giudici di sorveglianza di Milano gli avevano concesso il beneficio sulla scorta di alcune valutazioni: tra queste il rapporto con la fidanzata, una giovane donna milanese, il rapporto ricostruito con le sorelle e la capacita' di Maso di affrontare la realta' esterna, compresa la pressione mediatica alla quale era riuscito a far fronte senza mai concedere interviste e senza mai mettersi in mostra. ANSA/STRINGER/DRN
20081022 - PESCHIERA BORROMEO - MILANO - CLJ - MASO: PER DETENUTO PRIMO GIORNO DI SEMILIBERTA'. Pietro Maso, l'uomo di Montecchia di Crosara (Verona) condannato a 30 anni per aver ucciso i genitori, al termine della sua prima giornata lavorativa in regime di semiliberta', questo pomeriggio a Peschiera Borromeo (Milano). I giudici di sorveglianza di Milano gli avevano concesso il beneficio sulla scorta di alcune valutazioni: tra queste il rapporto con la fidanzata, una giovane donna milanese, il rapporto ricostruito con le sorelle e la capacita' di Maso di affrontare la realta' esterna, compresa la pressione mediatica alla quale era riuscito a far fronte senza mai concedere interviste e senza mai mettersi in mostra. ANSA/STRINGER/DRN

MESTRE. Pietro Maso tornerà libero il prossimo 15 aprile dopo aver scontato 22 anni di carcere. Maso nel 1991 a 20 anni uccise i genitori per impossessarsi dell'eredità e per questo era stato condannato a 30 anni e 2 mesi, poi 'ridotti' dall'indulto e dalla liberazione anticipata. Maso, nato il 17 luglio 1971, e che oggi ha quasi 42 anni, il 17 aprile 1991 uccise i genitori, i coniugi Antonio Maso e Maria Rosa Tessari, 52 e 48 anni, nella loro casa di Montecchia di Crosara in provincia di Verona, in combutta con tre suoi amici. Maso, detenuto dal 19 aprile 1991, quando finì in carcere due giorni dopo l'omicidio, venne condannato nel 1992 a 30 anni e 2 mesi di reclusione per omicidio aggravato e si trova nel carcere milanese di Opera, da dove uscirà per la ''fine della pena detentiva'' il prossimo 15 aprile. Dal 9 ottobre 2008 l'uomo, che nel frattempo si è anche sposato, e' in regime di semilibertà, ossia durante il giorno lavora come addetto alle pulizie al Provveditorato regionale dell'amministrazione penitenziaria e torna a dormire in carcere. Nell'aprile 2011 era stata proposta la revoca del beneficio della semilibertà, ma poi il Tribunale di Sorveglianza di Milano aveva rigettato l'istanza della Procura generale. In seguito, nel febbraio 2012, lo stesso Maso aveva chiesto di uscire dal carcere commutando la pena in detenzione domiciliare, richiesta 'bocciata' dai giudici di Sorveglianza. E nei mesi scorsi, infine, era stato lui stesso a rinunciare all' affidamento in prova ai servizi sociali. Alla condanna a 30 e 2 mesi vanno sottratti i 3 anni di indulto e 1800 giorni di liberazione anticipata. Così la pena scade il 15 aprile dopo quasi 22 anni (esattamente 22 anni meno quattro giorni) di carcere.

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